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Venerdì, 19 Aprile 2024
Coronavirus

Coronavirus, ecco il bollettino di venerdì 4 settembre: altri 33 casi tra Monza e la Brianza

I dati ufficiali del Pirellone. Sei morti nelle ultime 24 ore. Record di tamponi

Non si ferma la guerra al coronavirus. Nella giornata di venerdì 4 settembre in Lombardia (a fronte di 27.324 tamponi) sono state trovate altre 337 persone infettate dal virus cinese, 33 solo tra Monza e la Brianza.

Il dato che più preoccupa è quello relativo alla pressione sugli ospedali: in un solo giorno sono state ricoverate altre 19 persone nelle strutture sanitarie della Regione. I reparti covid ospitano 244 pazienti (+19 in 24 ore) mentre le terapie intensive stanno curando 26 malati (-1 rispetto a ieri). Non si è fermata la lunga scia di morte: il virus arrivato dalla Cina ha ucciso altre sei persone e il totale (ufficiale) ora è arrivato a 16.876.

La provincia in cui si sono registrati più casi è Milano: +144. Seguono Brescia (36), Monza e Brianza (33), Mantova (32), Bergamo (26), Varese (14), Como (13), Pavia (10), Lecco (8), Cremona (7), Lodi (1), Sondrio (1).

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In Lombardia "Panther", capace di processare 1.000 tamponi al giorno

'Panther', il più recente sistema di processazione di tamponi che consente al Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell'ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo di analizzare fino a 1.000 tamponi al giorno in modalità fortemente automatizzata ed efficiente, è stato oggetto dell'approfondimento odierno di Lombardia Notizie Online cui hanno partecipato Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell'ASST, e Andrea Gianatti, direttore del Laboratorio.

'Panther' va ad aggiungersi alle tre differenti piattaforme per l'attività di diagnosi di infezione da SARS-CoV-2 già presenti al Papa Giovanni XXIII che, comunque, continueranno a ricoprire un ruolo significativo.

"E' grazie alle donazioni raccolte durante l'emergenza Covid - ha spiegato Maria Beatrice Stasi - che abbiamo acquisito Panther con la formula del 'noleggio'. Questa tecnologia ci consente di raddoppiare i tamponi che riusciamo a processare ogni giorno. Un'organizzazione che ci consente di garantire la gestione del boom dei test di questo periodo e la massima precisione e sicurezza ai nostri pazienti, contribuendo in modo sostanziale al programma di screening regionale".

In totale, da marzo ad oggi nei laboratori del Papa Giovanni, sono stati processati oltre 62.000 tamponi ed eseguiti più di 28.000 test sierologici. "Il Dipartimento di Medicina di Laboratorio - ha aggiunto Andrea Gianatti - ha affrontato l'emergenza COVID-19 da subito con grande disponibilità e collaborazione. Abbiamo coinvolto tutto il personale in modo coordinato, unendo esperienze e competenze acquisite trasversalmente nei laboratori e ridistribuendo le risorse umane al fine di ottimizzare i processi diagnostici". "Il contributo che il Papa Giovanni XXIII sta continuando a dare alla sorveglianza sanitaria per il Covid-19 sul territorio provinciale è assolutamente decisivo - ha concluso Maria Beatrice Stasi. Un lavoro ingente per il quale è doveroso ringraziare tutto il personale medico e infermieristico, tecnico e amministrativo impegnato in queste settimane a garantire un'attività straordinaria che si affianca a quella clinica ordinaria". (LNews)

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