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Coronavirus, ancora 41 nuovi contagi in Brianza: in Lombardia 653 guariti in un giorno

Una buona notizia" ha commentato l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, commentando il dato dei 30mila guariti, più di 600 in un giorno

Nel pomeriggio di giovedì 14 maggio Regione Lombardia ha reso noto il consueto bollettino relativo all'evoluzione dell'emergenza sanitaria. Sono 522 i nuovi casi positivi emersi tra mercoledì e giovedì, 83.820 i contagi totali in Lombardia. 

In costante aumento è anche il numero dei guariti, cioè delle persone che hanno superato l'infezione da Covid-19 e hanno avuto un doppio tampone negativo: 653 in un giorno solo e 30mila dall'inizio dell'epidemia in Lombardia. "Una buona notizia" ha commentato l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, commentando i dati odierni sulla diffusione del coronavirus.

"Calano in modo costante anche i pazienti ricoverati - ha aggiunto - quelli in terapia intensiva sono 297, mentre nei reparti di medicina e pneumologia sono rimasti 4818 pazienti, 189 in meno rispetto a ieri. Piu' di 14 mila i tamponi effettuati".

"I nostri medici, infermieri e operatori - ha sottolineato l'assessore - stanno svolgendo un grande lavoro, sia all'interno delle strutture ospedaliere che sul territorio. Gli strumenti che abbiamo in messo in atto in modo strutturale accompagneranno tutti i lombardi verso una "nuova normalita'" anche in ambito sanitario".

Il contagio a Monza e Brianza e nelle province

Sono 41 i nuovi contagi registrati nella giornata di giovedì in provincia di Monza e Brianza, mercoledì erano stati 29 e il giorno prima 38. Il numero delle persone contagiate dal virus sul nostro territorio dall'inizio dell'epidemia sono ormai 5.182. Di seguito l'infografica con la diffusione del contagio nelle province della Lombardia. 

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Obbligo misurazione temperatura a lavoro

Una nuova ordinanza firmata mercoledì 13 maggio dal governatore Attilio Fontana introduce l'obbligo di misurazione della temperatura corporea prima dell'accesso sul luogo di lavoro. Il provvedimento entrerà in vigore a partire da lunedì 18 maggio fino alla fine del mese.

Il datore di lavoro o un suo delegato deve sottoporre il personale, prima dell’accesso al luogo di lavoro, al controllo della temperatura corporea. Questa operazione deve essere effettuata anche quando, durante l’attività, il lavoratore dovesse manifestare i sintomi di infezione respiratoria da COVID – 19 (es. tosse, raffreddore, congiuntivite). Se la temperatura risulterà superiore ai 37,5°, non sarà consentito l'accesso o la permanenza nei luoghi di lavoro. Le persone in tale condizione devono essere momentaneamente isolate e non dovranno recarsi al Pronto Soccorso e/o nelle infermerie di sede.

Il datore di lavoro comunicherà tempestivamente tale circostanza, tramite il medico competente di cui al D.L. n.81/2008 e/o l’ufficio del personale, all’ATS territorialmente competente, la quale fornirà le opportune indicazioni cui la persona interessata dovrà attenersi. È fortemente raccomandato anche rilevare la temperatura dei clienti/utenti, prima dell’accesso. Con temperatura superiore a 37,5°, non sarà consentito l'accesso e la persona dovrà contattare il proprio medico curante.

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