Bollettino covid Monza e Lombardia, i dati di oggi domenica 18 luglio

La Lombardia continua, senza sosta, a monitorare la situazione covid. Nelle ultime 24 ore i nuovi positivi sono stati 369, a fronte di 28.376 tamponi effettuati. Il rapporto tra casi testati e positività riscontrate è quindi dell'1,3%, in lieve salita rispetto all'1,1 dei giorni scorsi. Nella città metropolitana di Milano i nuovi contagiati sono 108, 43 a Monza e Brianza. 

Stabili gli ospedali: i reparti ordinari stanno curando 136 persone - una in meno rispetto a sabato - e le terapie intensive 31, la stessa cifra delle scorse 24 ore. I guariti e i dimessi dell'ultima giornata sono 39. 

Nelle ultime 24 ore si è registrato un decesso per covid, con il bilancio totale da inizio pandemia arrivato a quota 33.809 morti. 

Corsa ai vaccini e rischio zona gialla

Dopo settimane in cui la fase più acuta dell'emergenza sembrava essere alle spalle, da qualche giorno la tendenza pare essersi invertita, soprattutto a causa dell'avanzare della variante Delta, ex indiana. Per questo, proprio per cercare di mettere al sicuro la popolazione, la regione sta spingendo il piede sull'acceleratore della campagna vaccinale. L'immunità di comunità non è lontana, ma a preoccupare è "l'indecisione" nella fascia d'età tra i 60 e i 69 anni, tanto che il Pirellone è pronto a mandare in strada i camper con i sieri monodose Johnson e Johnson per cercare di incentivare le adesioni. 

D'altro canto per scongiurare il rischio che la Lombardia e gran parte dell'Italia tornino in zona gialla - un'eventualità per nulla remota a causa della risalita dei contagi -, il ministro della Salute, Roberto Speranza, per la prima volta ha aperto all'ipotesi che possano cambiare i parametri per stabilire le fasce di rischio. 

L'idea è dare più peso ai ricoveri: "In una fase caratterizzata da un livello importante di vaccinazione - ha detto nelle scorse ore l'esponente del governo -, è ragionevole che nei cambi di colore e nelle conseguenti misure di contenimento pesi di più il tasso di ospedalizzazione rispetto agli altri indicatori". 

E qualche ora prima sul tema si era già espressa l'assessore al welfare lombardo, Letizia Moratti. "Basta con le chiusure che derivano dalle zone rosse, arancioni e gialle, che limitano la libertà delle persone e penalizzano le tante imprese e i pubblici esercizi che hanno bisogno di lavorare - le sue parole -. Basta con la logica dei lockdown generalizzati. In Lombardia la campagna vaccinale sta andando molto bene: abbiamo il 70% della popolazione che ha aderito alla campagna vaccinale, il 75% ha già ricevuto la prima dose, il 50% ha completato il ciclo vaccinale".

Green pass, presto un decreto

E proprio nell'ottica di evitare le chiusure - e "tutelare" i vaccinati - si fa sempre più strada l'idea di allargare l'utilizzo del green pass covid per la partecipazione agli eventi, per l'utlizzo dei mezzi di trasporto interni al Paese e per l'ingresso nei locali. 

L'idea, sulla scia di quanto fatto in Francia dal presidente Emmanuel Macron, è semplice: "riservare" l'accesso ad alcune specifiche attività sociali, o ai mezzi pubblici a lunga percorrenza, soltanto a chi è in possesso del green pass, che si ottiene con la vaccinazione, con un tampone negativo o con un certificato di guarigione dal covid. La speranza del governo è che da un lato si riesca a tenere sotto controllo l'epidemia e che, dall'altro, si spingano gli indecisi a vaccinarsi. 

È verosimile, stando alle prime indiscrezioni che dovranno poi essere confermate da un decreto, che il green pass servirà per bar, ristoranti, piscine, palestre, stadi, cinema, teatri e, quando riapriranno, discoteche.

Inoltre occorrerà presentare il documento per salire su treni, aerei e navi, per accedere ai centri commerciali. E non è escluso che nello stesso decreto siano previste sanzioni, fino a 400 euro, per chi viola le norme sul green pass.