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Coronavirus, 7 nuovi contagi a Monza e Brianza: 9 morti in Lombardia

Contagi, decessi e aggiornamenti in merito all'emergenza sanitaria

Sono 143 i nuovi casi positivi registrati tra lunedì e martedì in Lombardia: sette di questi a Monza e Brianza dove il numero dei contagi dall'inizio dell'emergenza Coronavirus è salito a 5.663.

Sono scesi di 25 unità i pazienti ricoverati nelle terapie intensive delle strutture ospedaliere lombarde, con 69 persone ancora intubate, mentre sono stati 116 i posti letto che si sono liberati nei reparti Covid a minore intensità. Sono 15.233 le persone attualmente positive in Lombardia con 743 positivi in meno in un giorno. Nove invece i decessi registrati nelle ultime ventiquattro ore. 

"E' importante sottolineare che dei 143 positivi segnalati oggi un numero rilevante si riferisce a infezioni di vecchia data. Nello specifico 54 sono da attribuire allo screening sierologico regionale (di cui 18 risultati 'debolmente positivi'). Allo stesso modo altri 24 casi sono stati riscontrati 'debolmente positivi' su test effettuati dietro segnalazioni di medici di famiglia, Ats e ospedali, a cittadini e ospiti di Rsa, segno di un finale di coda dell'infezione. Molto significativo, inoltre, il dato dei ricoverati in terapia intensiva che diminuisce di ben 25 pazienti" ha detto l'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera.

Gli ospedali post-emergenza: rafforzamento delle Terapie Intensive

"Un piano straordinario di rafforzamento dei posti letto di terapia intensiva, di sorveglianza sub intensiva e di degenza disegnera' la rete ospedaliera della Lombardia nell'era post Covid in linea con le disposizioni nazionali. Il valore degli investimenti è pari a 225 milioni di euro. L'obiettivo e' quello di garantire risposte adeguate in caso di recrudescenza del virus senza compromettere l'operativita' della rete ospedaliera per le altre patologie". A spiegarlo sono stati il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l'assessore al Welfare, Giulio Gallera, al termine della seduta di Giunta che ha approvato il provvedimento.

"Nulla sara' piu' come prima - sottolinea Fontana - perche' l'emergenza Covid ha determinato cambiamenti radicali nella vita di tutti noi e nella gestione del sistema sanitario. I nostri ospedali, in piena pandemia, sono riusciti a raddoppiare i posti di terapia intensiva e a decuplicare quelli di degenza Covid. Il piano approvato oggi rende strutturali questi interventi, da attivare in maniera modulare in base alla gravita' della situazione. Accanto al sostegno della rete ospedaliera, nelle prossime settimane metteremo a punto un nuovo pacchetto di misure che riguardera' la gestione dei servizi sanitari a livello territoriale".

"L'art 2 del DL 34/2020 e le Linee di indirizzo emanate in data 29/5/20, sulla base della popolazione residente in Regione Lombardia - spiega Gallera - prevedono di strutturare 1.446 posti letto di Terapia Intensiva nella nostra Regione. Fra le soluzioni individuate, figura anche l'ospedale allestito nella Fiera di Milano con una dotazione di 221 posti, cosi' come quello allestito nella Fiera di Bergamo. E' prevista anche una riqualificazione di ulteriori 704 letti di terapia semi intensiva che devono essere in grado di supportare attivita' di assistenza ventilatoria in area medica, fruibili anche per attivita' infettivologica, almeno la meta' di quali (352) in grado di poter essere tempestivamente riconvertiti in letti di Terapia Intensiva. Il piano approvato rispetta le indicazioni nazionali e si pone l'obiettivo di coniugare le esigenze dell'attuale quadro epidemico con i vari possibili scenari evolutivi, affrontandoli attraverso un'articolazione ospedaliera a rete, in grado di adeguarsi quanto piu' velocemente e flessibilmente possibile all'eventuale variare della situazione epidemica".

"Il filo conduttore su cui si basa il piano - aggiunge Gallera - e' quello di prefigurare, strutturare e organizzare diversi assetti di rete ospedaliera attivabili in rapida successione che, in funzione dell'eventuale aumento del bisogno assistenziale, possano prontamente ampliare l'offerta recettiva, soprattutto nelle aree mediche (pneumo - infettivologiche), semi intensive e intensive, al fine di poter consentire una adeguata assistenza a pazienti COVID - 19".

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