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Venerdì, 19 Aprile 2024
Coronavirus

Coronavirus, ancora 54 nuovi casi in Brianza ma diminuisce pressione sugli ospedali

Gli aggiornamenti di martedì 21 aprile

Sono 960 i nuovi positivi in Lombardia registrati nella giornata di martedì 21 aprile. Poco meno di 7mila i tamponi processati nell'ultima giornata per un totale di 277.197 test dall'inizio dell'epidemia. Il numero dei contagi accertati in Lombardia sale dunque a 67.931 e nella giornata di lunedì si sono registrati 203 nuovi decessi.

Continuano a diminuire invece i ricoveri in Terapia Intensiva, con -50 pazienti ricoverati nei reparti specializzati rispetto al 20 aprile. In diminuzione anche il dato dei pazienti Covid ospedalizzati, in discesa di 333 unità indice che sta diminuendo anche la pressione sui presidi ospedalieri. Aumenta anche il numero delle persone guarite e dimesse nell'ultima giornata per un totale di 44mila (unendo i due dati). 

Il contagio a Monza e Brianza e nelle province

Crescono ancora i contagi nella provincia di Monza e Brianza, con un trend stabile rispetto ai giorni scorsi. Sono 54 i nuovi positivi accertati nella giornata di martedì 21 aprile, per un totale di 4.211 pazienti Covid. Ecco i dati aggiornati per le province lombarde.

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Medico contagiato muore a Vimercate

Un altro medico tra le vittime del Covid-19. Tra i camici bianchi contagiati e uccisi dal virus c'è anche Ros Oscar Giovanni, specialista in Igiene e Medicina preventiva della direzione sanitaria unità di crisi dell’ospedale di Vimercate. Si tratta della 140esima vittima tra i medici del nostro Paese, come reso noto dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo). Sessantuno anni, Ros era stato contagiato dal coronavirus e ricoverato all'ospedale di Vimercate. Qui è deceduto nel pomeriggio di lunedì.  “Chi ha frequentato il dott. Ros - racconta Milena Caglio, Direttore Medico dell’Ospedale di Vimercate - è stato certamente colpito dalla sua capacità professionale e dalla sua umanità, dalla sua disponibilità all’ascolto. Chi ha lavorato con lui, per più lustri, ha potuto apprezzarne anche la dedizione al lavoro, l’onestà, la sincerità e l’umiltà”.

Sostegno alle famiglie per mutuo prima casa ed e-learnirg

Regione Lombardia ha stanziato contributi straordinari a sostegno delle famiglie in situazione di temporanea difficoltà a causa dell'epidemia. Il sostegno riguarda un contributo per il mutuo prima casa e un contributo per l'e-learning di sostegno allo studio. A partire dal 4 maggio le famiglie lombarde potranno, tramite l'applicativo bandi on line (www.bandi.servizirl.it), essere assegnatarie degli interventi straordinari stabiliti dalla delibera della Giunta regionale. Nel primo caso si tratta di un contributo straordinario una tantum pari a 500 euro per ogni nucleo familiare con almeno un figlio di eta' minore o uguale a 16 anni. L'agevolazione e' concessa a fondo perduto e prevede la trasmissione, insieme alla domanda di contributo, della quietanza di pagamento di una rata del mutuo relativa all'anno 2020. Nel secondo caso l'agevolazione concessa fino a 500 euro a fondo perduto per ogni nucleo familiare con un figlio compreso tra i 6 e i 16 anni e prevede la trasmissione, insieme alla domanda di contributo, della fattura o ricevuta fiscale da cui si evinca la tipologia di bene acquistato, avvenuto in data successiva all'ordinanza del 23 febbraio 2020 del Ministro della Salute d'intesa con il presidente della Regione Attilio Fontana che dispone in Lombardia la chiusura dei nidi, dei servizi educativi all'infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado.

I destinatari della misura sono i nuclei familiari nei quali almeno uno dei componenti sia residente in Lombardia e, a seguito dell'emergenza Covid-19, si trovi in una delle seguenti condizioni: lavoratore dipendente (con rapporto di lavoro subordinato, parasubordinato, di rappresentanza commerciale o di agenzia), con riduzione della retribuzione lorda mensile pari o superiore al 20%; libero professionista o autonomo con riduzione del proprio fatturato (in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020) superiore al 33% del fatturato dell'ultimo trimestre 2019, in conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attivita' a seguito delle disposizioni per il contenimento del Covid-19; morte di un componente del nucleo familiare. E un ISEE minore o uguale a 30.000 euro.

Quando inizierà la Fase 2 a Monza?

Quando inizierà la fase 2 a Monza e in Brianza? A rispondere è stato lo stesso sindaco di Monza Allevi durante l'aggiornamento quotidiano postato sui social per informare i cittadini. "Ipotizzare una data certa oggi è prematuro. È più saggio attendere che gli indici di contagio scendano ancora per permettere a ciascuno di uscire di casa in sicurezza" ha spiegato.

"Sono quattro le richieste che noi, primi cittadini, abbiamo avanzato a Regione Lombardia per programmare insieme una possibile ripartenza: un maggior coordinamento tra Comuni e Regione sulle politiche socio/sanitarie e una pianificazione chiara nei numeri e nel tempo di tamponi e test sierologici; regole certe per la disponibilità di mascherine e dispositivi di protezione individuale; modalità di utilizzo del trasporto pubblico locale; sostegni alle famiglie con figli in età scolare per consentire il rientro al lavoro dei genitori" ha illustrato il primo cittadino monzese. Da giovedì 23 aprile si inizierà con i test sierologici per la "patente di immunità" nelle aree della Lombardia più colpite dal virus poi il test sarà esteso a tutte le altre aree a partire da fine mese. A confermarlo - durante un vertice con i sindaci dei comuni capoluogo lombardi è stata la stessa Regione-  come anticipato dal sindaco di Monza. "Saranno eseguiti solo quelli attendibili e certificati dal punto di vista scientifico in grado di riconoscere la presenza di “anticorpi immunizzanti”, si partirà inizialmente con le persone segnalate dalle ATS e dai medici di famiglia. I tamponi effettuati in Lombardia, invece, arriveranno nelle prossime settimane a 13.000 al giorno rispetto ai 3/4.000 iniziali e saranno processati in 42 laboratori: anche in questo caso si continuerà a privilegiare alcune categorie maggiormente a rischio.

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