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Coronavirus, torna l'incubo: i contagi non diminuiscono ma aumentano

I contagi sono tornati a salire con la forza dei giorni scorsi. Ecco la situazione

Non si ferma il coronavirus a Monza e in Brianza: I casi sono tornati a crescere. Lo si evince dai dati resi noti dalla Regione nel pomeriggio di giovedì 9 febbraio: i contagi sono aumentati di 91 unità in 24 ore, quasi il doppio di mercoledì quando si erano registrati 58 casi in più. Il motivo? Da Palazzo Lombardia hanno chiosato che sono stati processati più tamponi (9396 nella giornata di giovedì, 9226 mercoledì). 

La situazione, comunque, resta grave in tutta la Regione: i contagiati sono aumentati di 1.388 unità in 24 ore (è il dato più alto da domenica 5 aprile). Le persone ricoverate negli ospedali lombardi sono 13032 e 1.236 di questi si trovano in terapia intensiva (21 in meno rispetto a mercoledì).I decessi, invece, hanno sfondato quota 10mila (10.022) e in sole 24 ore il virus ha ucciso 300 nuove persone.

L'epidemia nelle province lombarde

Questi i numeri dell'epidemia nelle  province lombarde nella gioranta di giovedì 9 aprile: Milano 12.479 Bergamo 10.043 (+112), Brescia 10.122 (+213), Como 1.605 (+63), Cremona  4.489 (+67), Lecco 1.805 (+50), Lodi 2.376 (29), Monza e Brianza 3.355 (+91), Mantova 2.277 (61), Pavia 2.889 (+66), Sondrio 654 (+18), Varese 1.491 (+143). per questo piazzaci anche una data

I tamponi ai medici

Entrando nel merito delle richieste dei medici l’assessore ha precisato: “Per quanto riguarda l’esecuzione dei tamponi ai soli pazienti ricoverati, ricordo che nelle fasi iniziali dell’epidemia i tamponi sono stati eseguiti anche ai contatti stretti di casi asintomatici. Successivamente il Ministero della Salute, con circolare del 27 febbraio 2020 ha modificato le linee guida, raccomandando l’effettuazione del test ai soli sintomatici. In ogni caso, è stata sempre tenuta alta l’attenzione sull’isolamento dei soggetti interessati, sia sintomatici, sia contatti stretti di caso”.

“Un’attenzione - continua la missiva - affidata al monitoraggio del medico di medicina Generale, il cui ruolo, fondamentale, abbiamo evidenziato con una nota della direzione Generale Welfare, il 3 marzo”.

Le strage nelle Rsa

Poi, un passaggio sui tanti morti - il caso più eclatante è al Pio Albergo Trivulzio di Milano - nelle residenze per anziani. “Abbiamo sempre prestato l’attenzione - ha sottolineato Gallera - nei confronti dei soggetti anziani e fragili e delle strutture che li ospitano, fornendo precise indicazioni, sulle quali è stata svolta la vigilanza da parte delle Ats, come ad esempio il divieto di ingresso dei parenti".

"Inoltre, sono state sempre prescritte idonee misure di isolamento dei pazienti covid positivi, con l’ovvia ed espressa possibilità, per i soggetti gestori, di adottare ogni provvedimento utile ad arginare il contagio, comunicandolo alla Ats di riferimento”.

“Mi auguro che, d’ora in avanti - ha concluso Gallera - si possa davvero lavorare insieme e che le accuse gratuite lascino il passo ad una collaborazione costruttiva e propositiva, che è quanto ci si attende da chi rappresenta migliaia di medici ai quali va, ancora una volta, il nostro ‘Grazie”.

Coronavirus, contagi e morti in Lombardia

Gli ultimi dati, che hanno fatto sbilanciare Gallera sulla "vittoria vicina", sono arrivati alle 18 di mercoledì sera.

Nelle ultime 24 ore in Lombardia sono stati processati 8.226 tamponi, che hanno restituito 1.089 nuovi positivi, per un totale di 53.414. "In proporzione - ha sottolineato l'assessore - il dato è migliore di quello di ieri".

I ricoverati non in terapia intensiva sono 11.719, con una diminuzione di 114 e calano, di 48, anche i letti occupati in terapia intensiva, che sono 1.257. I morti arrivano invece a quota 9.722, con 238 vittime nelle ultime 24 ore. "Ogni decesso è un'occasione di grande sofferenza, ma anche questo - ha spiegato Gallera - è un dato che si riduce ogni giorno, costantemente".

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