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Coronavirus, 28 nuovi casi a Monza e Brianza: in Lombardia 29 morti

Il bollettino relativo alla giornata di mercoledì 3 giugno diffuso da Regione Lombardia

Sono 237 i nuovi contagi accertati in Lombardia tra martedì 2 e mercoledì 3 giugno. Poco più di undicimila (11.355) i tamponi effettuati con un rapporto tra il numero di test e i nuovi positivi pari a 2,1%. A Monza e Brianza il numero dei contagi accertati nelle ultime ventiquattro ore è salito a 5.556, con 28 nuovi positivi. Sono 20.224, 31 in meno rispetto a martedì, le persone attualmente positive in Lombardia. 

Continuano a scendere i ricoveri nelle strutture ospedaliere: sono 35 in meno rispetto a martedì 2 giugno i pazienti in terapia intensiva, -26 i ricoverati nei reparti non specializzati. Sono stati 239 i guariti/dimessi nell'arco dell'ultima giornata per un totale di 53.046 dall'inizio dell'emergenza sanitaria. Ventinove invece le persone che hanno perso la vita nell'ultima giornata, 16.172 le vittime Covid-19 accertate in Lombardia. 

Ipotesi mascherina fino al vaccino

Probabilmente la mascherina resterà obbligatoria fino a quando non ci sarà un vaccino a proteggere dal coronavirus. A confermare l'informazione è il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, rispondendo in diretta alla trasmissione televisiva Mattino 5: “Quelli credo siano comportamenti, stili di vita, che forse andranno tenuti anche nel momento in cui ci si avvicinerà al contagio zero perché finché non ci sarà la possibilità di avere un vaccino che ci garantisca dal ripresentarsi del virus, credo che qualche attenzione la si debba tenere”.

Se l’indicazione di continuare ad indossare la mascherina indichi che “Fontana è più prudente di Zaia”, il governatore lombardo ha replicato: “Io sono più prudente perché ho parlato con tanti medici e tanti scienziati che dicono che la mascherina è il principale mezzo di attraverso il quale si evita il contagio, e tenuto conto che è fastidiosa ma non così drammaticamente fastidiosa e che ci consente una vita praticamente normale, io credo sia giusto portarla ancora finché non avremo la certezza che il virus è sconfitto”.

“Agli italiani - ha detto Fontana - credo si debba dire che la vita può ricominciare ad essere la vita normale ma si debba anche dire che quelle precauzioni (la mascherina, il distanziamento ed evitare gli assembramenti) debbano essere mantenute. Non si può pensare che tutto è tornato come prima. Abbiamo riacquistato una parte della nostra libertà ma qualcosina ancora no”.

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