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Martedì, 16 Aprile 2024
Coronavirus

Coronavirus, ancora 60 nuovi contagi: anche Monza si prepara alla Fase 2

"Responsabilità e prudenza" queste le parole d'ordine per pianficare la ripresa indicate dal sindaco Allevi. In città 13 nuovi contagi in un giorno

Sono 60 i nuovi casi di contagio registrati nella giornata di domenica 26 aprile a Monza e Brianza, di cui 13 nel capoluogo brianzolo. In tutta la Lombardia invece l'incremento giornaliero di nuovi positivi è stato di 920 persone. Questo l'ultimo bollettino aggiornato fornito da Regione Lomnbardia in merito all'evoluzione dell'emergenza Covid. 

Sono 706 le persone ricoverate nei reparti di Terapia Intensiva degli ospedali lombardi con 13 pazienti Covid intubati in meno in un giorno. Numeri ancora in discesa seppur di poco anche per i ricoveri: 8 pazienti in meno nei reparti ordinari per un totale di 8.481 pazienti in ospedale. Cresce anche il numero dei dimessi e dei guariti, circa mille nell'ultima giornata. Si dimezza invece il numero dei decessi, con 56 vittime accertate nella giornata di domenica.

Contagi a Monza e Brianza

Nel capoluogo brianzolo il Covid ha fatto registrate 921 casi di contagio, con 13 nuovi cittadini positivi nell'ultima giornata. Nella provincia di Monza e Brianza invece i nuovi pazienti Covid domenica 26 aprile sono stati 60. Dati alla mano adesso di inizia a pianificare la ripresa. "Da domani al lavoro per studiare con attenzione come applicare le nuove misure che partiranno il 4 maggio" ha annunciato il sindaco di Monza, Dario Allevi. "Le parole d’ordine rimarranno responsabilità e prudenza" ha aggiunto.

Nell'immagine il dettaglio con i nuovi casi nelle province lombarde.

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Fase 2, cosa succede dal 4 maggio

Il premier Giuseppe Conte domenica sera ha tenuto una conferenza stampa per illustrare le misure contenute all'interno del nuovo Dpcm che introduce nuove norme e disposizioni per il contenimento dell'epidemia a partire da lunedì 4 maggio, per l'avvio della cosiddetta Fase 2 che prevede un allentamento delle restrizioni e una graduale ripresa delle attività economiche. Ecco le principali novità. 

  • fino al 18 maggio sono confermate le misure di distanziamento, per questo saranno mantenute le "comprovate ragioni di spostamento" per muoversi all'interno della regione in cui ci si trova. Sarà permesso rientrare al proprio domicilio o residenza alle persone che erano rimaste bloccate all’inizio della quarantena. Resta l'autocertificazione.
  • rispetto alle limitazioni agli spostamenti, un allentamento è previsto solo per consentire le visite ai familiari. Gli spostamenti, saranno possibili all’interno di una stessa Regione per motivi di lavoro, di salute, necessità o visita ai parenti; 
  • confermate le misure sul distanziamento sociale e sulle limitazioni agli spostamenti per cui resta anche l'autocertificazione;
  • resta il divieto di spostamento tra Regioni, tali spostamenti saranno consentiti solo per "motivi di salute, lavoro e urgenze" e per il rientro presso la propria abitazione (residenza, ndr);
  • obbligatorio l'isolamento domiciliare per chi manifesta febbre (37,5 gradi) e sintomi respiratori;
  • confermato il divieto di assembramento in luoghi pubblici e privati: non saranno consentiti party pubblici o privati;
  • riaperte ville e giardini pubblici, ma dovranno essere mantenute le distanze di sicurezza (i singoli comuni potranno evenutalmente chiudere le zone in cui non sarà possibile mantenere la vigilanza per il mantenimento del distanziamento sociale);
  • le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse ove non sia possibile consentirne l'accesso contingentato;
  • attività sportive e motorie consentite a livello individuale anche lontano dalla propria abitazione, ma con l'obbligo di mantenere la distanza di due metri. Per gli allenamenti collettivi si dovrà attendere il 18 maggio (qui tutti i chiarimenti);
  • consentiti gli allenamenti di atleti professionisti e dilettanti, ma a porte chiuse;
  • consentite le cerimonie funebri, ma alla funzione sarà consentita la presenza al massimo di 15 congiunti. Dopo le vibranti polemiche della Cei il Governo ha annunciato che si studierà un protocollo che consenta quanto prima la partecipazione dei fedeli alle celebrazioni liturgiche in condizioni di massima sicurezza;
  • consentite l'attività di ristorazione con asporto, e non solo di consegna come finora. Tuttavia dovranno essere rispettate le distanze: pertanto sarà consentito l'accesso di una sola persona per volta all'interno del locale: occorrerà mettersi in fila, entrare uno alla volta e il cibo si potrà consumare solo a casa;
  • riapre il settore della manifattura e dell'edilizia, così come tutto il commercio all'ingrosso funzionale ai due settori;
  • potranno riaprire solo le aziende che rispetteranno il protocollo di sicurezza che prescrive l'obbligo di mascherine e distanziamento sociale. Come si legge nella bozza del nuovo dpcm le imprese, che riprendono la loro attività a partire dal 4 maggio 2020, possono svolgere tutte le attività propedeutiche alla riapertura a partire dalla data del 27 aprile 2020.

Test sierologici al via anche a Monza

Test sierologici al via anche a Monza e Brianza. Da mercoledì 29 aprile partiranno i primi test per la ricerca di anticorpi anti SARS-COV2 (anti S1-S2) nel territorio dell’Agenzia di Tutela della Salute della Brianza. Il test verrà eseguito tramite un prelievo di sangue con il quale sarà possibile verificare se la persona abbia sviluppato anticorpi al Coronavirus.

E’ importante ricordare che il test da solo non costituisce uno strumento diagnostico attendibile: l'eventuale positività al test, che indica la presenza di anticorpi, deve essere seguita dall'effettuazione del tampone laringofaringeo, ad oggi unico strumento diagnostico certo. Sarà ATS a contattare gli utenti per effettuare il test e a comunicare il giorno, ora e luogo dove verrà fatto il prelievo, alle sole categorie individuate. Nessun incaricato si presenterà a casa dei cittadini per effettuare il test.

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