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Coronavirus, a Monza oltre 100 nuovi contagi in un giorno. Allevi: "Massima allerta"

L'età media dei nuovi positivi è di 35 anni e circa il 30% del totale è minorenne. Crescono anche i ricoveri in ospedale: 150 nella Asst di Monza di cui 13 in terapia intensiva

Oltre seicento contagi in tutta la provincia e 105 nuovi positivi in un solo giorno solo nella città di Monza. Mercoledì 21 ottobre a fronte di un numero elevato di tamponi (oltre 36mila) si è registrato un record di casi in Lombardia con numeri raddoppiati in un solo giorno e 4.126 persone trovate positive al covid.

Aumento di casi a Monza: chi sono i positivi

Tra i nuovi positivi l'età media è di 35 anni e circa il 30% del totale è minorenne. Una "fotografia" del contagio fornita dal sindaco di Monza, Dario Allevi che nella tarda serata di mercoledì è intervenuto sui social con un aggiornamento rispetto all'andamento dell'epidemia in città. In aumento purtroppo anche i ricoveri in ospedale con 150 pazienti nella Asst di Monza di cui 13 in terapia intensiva.

A Monza "allerta massima"

"È evidente che un'impennata così veloce e violenta del virus non può che destare l'allerta massima. D'altro canto è necessario considerare che è in crescita anche il numero di tamponi eseguiti: ieri è stato aperto un nuovo punto "drive-throgh" a Limbiate, che nella prima giornata ha totalizzato 400 prelievi. Domani sono in programma alcuni sopralluoghi nella nostra città per individuare un luogo alternativo a quello attuale collocato all'ospedale vecchio, che sta causando notevoli problemi di congestione al traffico" ha spiegato il primo cittadino Allevi.

"Mi rendo conto che queste misure comporteranno disagi importanti alle famiglie, ai commercianti e ai ristoratori: si tratta, tuttavia, di un tentativo indispensabile per tentare di frenare il contagio e di evitare di dover prendere nel prossimo futuro misure più drastiche" ha concluso Allevi in riferimento ai nuovi provvedimenti introdotti dalle due ordinanze regionali in vigore da giovedì 22 ottobre. 

Coprifuoco, didattica a distanza e centri commerciali chiusi nel weekend

Le due nuove ordinanze di Regione Lombardia prevedono la limitazione degli spostamenti dalle 23 alle 5 se non motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o d’urgenza o motivi di salute (consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza), la chiusura delle grandi strutture di vendita e dei negozi all’interno dei centri commerciali sabato e domenica. Restano aperti supermercati, negozi di generi alimentari, alimenti e prodotti per animali domestici, cosmetici e prodotti per l'igiene personale e per la casa, piante e fiori, farmacie, parafarmacie e tabaccherie. Ferme anche sagre e fiere.

Per evitare assembramenti sono state introdotte misure anticontagio più stringenti anche per i locali pubblici con bar, pub e ristoranti aperti dalle 5 alle 23 e dopo le 18 solo con consumazione al tavolo e con massimo 6 persone per tavolo. Dalle 18 alle 5 abbasseranno le serrande anche i distributori automatici H24 di alimenti e bevande. Vietato il consumo di bevande alcoliche nelle aree pubbliche compresi parchi e giardini.Sospese tutte le gare e le competizioni di interesse regionale, provinciale o locale degli sport di contatto. E da lunedì 26 ottobre per gli istituti superiori di secondo grado sarà attivata la didattica a distanza. Le nuove misure saranno in vigore fino al prossimo 13 novembre.

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