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Decreto di febbraio

Green pass illimitato e dad solo per non vaccinati: cosa cambia col decreto di febbraio

Le regole scritte dal governo introducono diverse novità. Anche per stranieri e zone rosse

Super green pass (per chi ha fatto il booster o è guarito dopo due dosi) a tempo indeterminato; green pass base per gli stranieri laddove agli italiani serve quello rafforzato; restano le zone a colori; tamponi fai da te per le scuole d'infanzia e primarie; quarantena a scuola per cinque giorni e solo per non vaccinati. Sono i contenuti principali del nuovo decreto del consiglio dei ministri, approvato nella serata di mercoledì 2 febbraio, che entrerà in vigore entro il 7, quando verrà pubblicato in gazzetta ufficiale. E' già in vigore, intanto, la proroga dell'obbligo di mascherine all'aperto fino al 10 febbraio.

Green pass illimitato, stranieri

Vediamo il contenuto dei sei articoli del decreto in dettaglio, approvato dopo discussioni e litigi in consiglio dei ministri (la Lega non ha votato le misure sulla scuola). Partiamo dal green pass: per chi ha fatto il booster e per i guariti con ciclo primario completato (una dose di J&J o due dosi degli altri vaccini), la durata diventa a tempo indeterminato. Un provvedimento necessario perché, al momento, non è in programma la quarta vaccinazione e chi ha effettuato il booster subito dopo l'estate si sarebbe visto scadere il green pass a breve. "In questo momento - ha detto il ministro della salute Roberto Speranza - siamo circa a 34 milioni di italiani che hanno fatto il booster, e ci auguriamo che questo numero possa ancora crescere in maniera molto molto significativa".

Gli stranieri avranno regole differenti: se sono guariti o vaccinati da più di sei mesi, condizione per la quale il green pass in Italia non sarebbe più valido (ma all'estero generalmente sì, perché dura quasi ovunque nove mesi), potranno accedere ai servizi e alle attività per le quali, in Italia, è previsto il green pass rafforzato. Dovranno però effettuare un tampone rapido (nelle 48 ore precedenti) o molecolare (nelle 72 ore precedenti). E non occorre che il vaccino sia tra quelli autorizzati o riconosciuti in Italia.

Zona rossa

Infine, il consiglio dei ministri ha deciso di eliminare le restrizioni previste nelle zone rosse per coloro che sono in possesso del green pass rafforzato. Per loro, quindi, resta tutto aperto. "Nel nostro sistema a colorazione - ha spiegato Speranza -, già le zone gialle e arancioni prevedevano che le misure potessero esentare i vaccinati. Con il provvedimento che abbiamo appena approvato, discipliniamo la stessa modalità per la zona rossa. Quindi, qualora una regione dovesse finire in zona rossa, le limitazioni ad essa connesse non riguarderanno la popolazione vaccinata".

Scuola

Riscritte le regole sulla scuola, quelle che, come si diceva all'inizio, hanno creato maggiori frizioni in consiglio dei ministri. Giancarlo Giorgetti, Massimo Garavaglia ed Erika Stefani, ovvero i ministri della Lega, non le hanno votate, non condividendo quella che, a loro dire, è una discriminazione dei bambini non vaccinati. "In coscienza - hanno detto - non potevamo approvarla".

La quarantena per il mondo scolastico scende a cinque giorni, varrà solo per i non vaccinati e, per interromperla, basterà un tampone fai da te negativo, con autocertificazione. Con casi positivi in classe c'è l'obbligo di mascherina Ffp2 per docenti e allievi, salvo che nelle scuole d'infanzia (0-6 anni) dove non è previsto dalla legge l'uso della mascherina.

Nelle scuole d'infanzia, fino a quattro casi di positività le attività proseguono in presenza. Dal quinto caso, le attività didattiche sono sospese per cinque giorni. Nelle scuole primarie, stessa regola: fino a quattro casi positivi in classe, le attività proseguono in presenza, con l'obbligo della mascherina Ffp2 per tutti per dieci giorni "successivi alla conoscenza dell'ultimo caso accertato positivo". Inoltre è obbligatorio effettuare un test antigenico rapido o autosomministrato o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto. 

Nelle scuole primarie, dal quinto caso di positività, continua l'attività in presenza (per dieci giorni con mascherina Ffp2 per docenti e alunni) per coloro che hanno effettuato il booster oppure hanno completato il ciclo primario o sono guariti da meno di 120 giori. Gli altri proseguono in didattica digitale integrata per cinque giorni.

Nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, l'attività prosegue per tutti in presenza (con Ffp2) con un caso di positività tra gli alunni. Con due o più casi di positività, continua l'attività in presenza (per dieci giorni con mascherina Ffp2 per docenti e alunni) per coloro che hanno effettuato il booster oppure hanno completato il ciclo primario o sono guariti da meno di 120 giori. Gli altri proseguono in didattica digitale integrata per cinque giorni.

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