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Certificazione verde, cos'è e come avere il green pass per viaggi e feste

Nell'ultimo decreto novità anche sul "Green pass" italiano (in attesa di quello europeo)

Anche con la prima dose di vaccino. E validità di nove mesi, non più sei. L'ultimo decreto del governo Draghi, il n.65 del 18 maggio, ha introdotto novità anche sulle certificazioni verdi, il Green pass studiato dall'Italia per permettere ai cittadini di muoversi tra la Lombardia e le altre regioni - ma non serve in caso di spostamenti tra zone gialle - e per prendere parte, ma solo dal 15 giugno, a feste e ricevimenti al chiuso "successivi a cerimonie civili o religiose". 

A spiegare come si ottiene il certificato verde covid 19 è il ministero della salute. Per certificazione verde si intende una certificazione comprovante uno dei seguenti stati:

  • lo stato di completamento del ciclo vaccinale contro il Sars-CoV-2
  • la guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2 (che corrisponde alla data di fine isolamento, prescritto a seguito del riscontro di un tampone positivo)
  • il referto di un test molecolare o antigenico rapido per la ricerca del virus Sars-CoV-2 e che riporti un risultato negativo, eseguito nelle 48 ore antecedenti.

Ed è lo stesso ministero a fare degli esempi di green pass. Valgono come certificati verdi: 

  • il normale certificato vaccinale rilasciato dalla Regione o dalla Asl alla fine del ciclo vaccinale, che indica anche il numero di dosi somministrate rispetto al numero di dosi previste per l’individuo, è considerato un certificato verde Covid 19
  • il certificato di fine isolamento rilasciato dalla Asl è considerato un certificato verde Covid-19
  • il referto del test antigenico negativo effettuato presso le farmacie autorizzate o i medici di medicina generale/pediatri di libera scelta è considerato un certificato verde Covid-19.

In realtà, però, l'ultimo decreto prevede che non siano più necessarie le due dosi di vaccino. All'articolo 14, "disposizioni in materia di rilascio e validità delle certificazioni verdi Covid-19" si legge che "la certificazione verde Covid-19 di cui all'articolo 9, comma 3, del decreto-legge n. 52 del 2021 è rilasciata anche contestualmente alla somministrazione della prima dose di vaccino e ha validità dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale". 

Inoltre nello stesso provvedimento è stabilito che "la certificazione verde covid-19, rilasciata ai sensi dell'articolo 9, comma 3, del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, ha validità di nove mesi dalla data del completamento del ciclo vaccinale".

Il certificato verde covid 19 al momento ha validità soltanto in Italia, ma da metà giugno in tutta Europa arriverà il "Green Pass Ue" - il funzionamento sarà praticamente identico -, che permetterà a tutti di muoversi tra i vari Stati dell'Unione Europea.  

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