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Giovedì, 18 Aprile 2024
Coronavirus

Al nido comunale per fare l'inserimento serve il green pass: "La legge non lo prevede"

Succede a Monza: la denuncia di una coppia di genitori. La replica del Comune: "Una scelta basata sulla tutela e sulla prudenza"

“Per far fare l’inserimento al nido al bambino serve il green pass, mentre per entrare nella stessa scuola solo per accompagnarlo non serve. Pensiamo che sia una scelta assurda, per nulla in linea con un reale principio di tutela e di sicurezza della salute”.

A denunciare l’episodio è una coppia di genitori con il figlio che frequenta un asilo nido comunale di Monza. “In questi giorni abbiamo ricevuto dalla scuola una comunicazione - spiegano -. Nella lettera si informava che l’inserimento dei bambini più piccoli era stato prorogato di una settimana, e che c’era l’obbligo di avere il green pass. Mentre il certificato verde non veniva richiesto per accompagnare i bambini all’interno della scuola”.

"Un provvedimento contradditorio"

I genitori criticano la scelta dell’istituto. “Un bidello, una maestra, una segretaria o qualsiasi altro dipendente della scuola non può violare la nostra privacy - dichiarano -. È un provvedimento contradditorio, una forzatura per obbligare una mamma o un papà a vaccinarsi. Nel documento, peraltro, si annunciava che l’inserimento era stato ritardato di sette giorni per permettere a tutti di regolarizzare la propria posizione. Questa comunicazione ci è stata inviata il 27 agosto, pochi giorni prima del suono della prima campanella. Anche se qualcuno avesse voluto vaccinarsi non avrebbe ricevuto subito il green pass, e comunque sarebbe stato obbligato a fare il tampone”.

"Chiediamo ai consiglieri che agiscano in nome della legge"

La coppia non ne fa una questione di soldi, ma di principio. “Se il nido deve essere sicuro, deve esserlo sempre. Secondo noi è una forzatura anticostituzionale e chiediamo ai consigliere comunali che agiscono secondo le norme di legge. In Italia non c'è una legge che impone l’ingresso al nido con il green pass. Sulla comunicazione del Comune non ci sono estremi di legge o citazioni di provvedimenti presi su indicazione di Ats. È una decisione pericolosa che potrebbe fare da apripista ad altre scelte che limitano la libertà della persona e il rispetto della normativa. Come stanno organizzando i colloqui con gli insegnanti all'esterno, adesso che ci sono ancora belle giornate avrebbero potuto organizzare l'inserimento nei cortili e nei giardini della scuola”.

Il Comune: "Massima tutela e massima prudenza"

Dal Comune replicano e chiariscono. “La lettera è stata scritta e condivisa con il Comune. Ed è stata inviata da tutte e sette i nidi comunali di Monza. Si è scelto un criterio basato sulla massima tutela e sulla massima prudenza. Per chi frequenta la scuola e per il personale che ci lavora. Si è deciso di richiedere il green pass per l’inserimento del bambino, perché i genitori restano all’interno di uno spazio chiuso anche per quattro ore. Mentre il semplice accompagnamento non richiede quelle tempistiche. Gli inserimenti non vengono fatti all'esterno".

I nidi comunali a Monza sono sette e accolgono circa 450 bambini. A breve verrà inaugurato l’ottavo, in via Monviso. Ad oggi dal Comune riferiscono che non ci sono educatori sospesi dai nidi.

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