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Martedì, 19 Marzo 2024
Coronavirus

Covid, si rischia un nuovo lockdown? "Non ci sono più strumenti per contenere i contagi"

"Se l'impennata dovesse continuare può darsi che si preda un provvedimento diverso" ha detto il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ai microfoni di Sky Tg24 mattinata di venerdì

Locali chiusi, serrande abbassate, centro città e vie deserte con pochissime auto in strada. È terminata la prima notte di coprifuoco a Monza ma per capire se la misura sarà sufficiente per per contenere l'esplosione dei contagi da covid è ancora presto. Il virus corre, contagia velocemente e il sistema di tracciamento - soprattutto a Milano - è letteralmente in affanno.

Coprifuoco a Monza, le immagini del centro città

"Se con i provvedimenti che stiamo assumendo e che abbiamo assunto in questi giorni il contagio dovesse rallentare, non necessariamente fermarsi, ma rallentare, si potrebbe probabilmente evitare. Se l'impennata dovesse continuare può darsi che si preda un provvedimento diverso". Così il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha risposto a Sky Tg24 che, nella mattinata di venerdì 23 ottobre, gli ha chiesto se un lockdown sia evitabile. 

"Un lockdown completo sarebbe insopportabile per l'intero Paese. E proprio per questo stiamo lavorando nella direzione di individuare misure restrittive in singoli ambiti che impattino il meno possibile sulla vita quotidiana dei singoli e delle famiglie" ha aggiunto il presidente Fontana, intervenendo a un confronto su Facebook con Confartigianato Varese.  "I provvedimenti previsti nell'ordinanza della Regione Lombardia - ha spiegato il governatore - hanno un solo obiettivo: ridurre la diffusione del virus. Oggi riuscire a ottenere il contenimento dell'evolversi del contagio sarebbe già un grande successo. I dati dell'intera Lombardia sono davanti agli occhi di tutti e serve la massima attenzione da parte di ogni soggetto chiamato in causa per affrontare la situazione nel modo migliore. A partire dalla politica". 

"Oggi - ha concluso il presidente Fontana - riapre l'ospedale in Fiera a Milano, sarei stato molto più contento che questo non fosse accaduto. Purtroppo non è così e questa struttura avrà l'obiettivo di togliere un po' di pressione agli altri ospedali". 

La situazione negli ospedali

Gli ospedali della città sono sempre più sotto stress. Il numero dei ricoverati nelle terapie intensive della Lombardia giovedì 22 ottobre ha superato quota 150: indicatore oltre il quale la Regione aveva deciso di attivare l'ospedale in Fiera. E da oggi la struttura costruita a marzo inizierà ad accogliere i primi pazienti.

"Nel giro di tre giorni è cambiato completamente il tipo di paziente Covid che si presenta nei pronto soccorso di Milano. In maniera molto rapida abbiamo osservato un peggioramento della gravità dei malati che arrivano negli ospedali. E, fra quelli che vengono ricoverati, diversi hanno bisogno di un supporto importante in termini di ossigenoterapia. Per capirci hanno bisogno del casco Cpap, non solo di un po' di ossigeno, perché presentano un'insufficienza respiratoria grave", è quanto aveva detto nelle scorse ore Andrea Gori, primario di malattie infettive del Policlinico di Milano.

I casi a Monza e Brianza

Dopo il record di contagi (671 nuovi positivi in un giorno) registrato nella giornata di mercoledì 21 ottobre, il bollettino di giovedì 23 ottobre ha segnalato 298 persone contagiate dal virus. Il trend delle ultime giornate - che conta oltre 4mila contagi quotidiani accertati in Lombardia - ha fatto rilevare una crescita del contagio anche per il territorio di Monza e Brianza anche se con numeri differenti rispetto a Milano dove la situazione attualmente risulta critica. 

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