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Coronavirus

"Caro sindaco, vogliamo i numeri dei contagi nelle scuole materne e primarie"

Un gruppo di mamme monzesi scrive al sindaco Allevi: "Vogliamo sapere quanti contagi ci sono stati nelle scuole: noi abbiamo rispettato le regole, adesso ci avete nuovamente chiuso"

Le mamme monzesi scrivono al sindaco e chiedono i numeri dei contagi nelle scuole, l’andamento pandemico della variante inglese tra i bambini dei nidi, delle materne e delle elementari di Monza . Questa, in sintesi, la richiesta avanzata al sindaco Dario Allevi - e una copia identica al collega milanese Beppe Sala – da un gruppo di mamme monzesi e milanesi. Nella missiva (firmata da Elena Croci, Francesca Fiore, Isabella Ferlicchia e Francesca Macciò) le mamme ripercorrono le difficoltà affrontate dai bambini e dalle famiglie in questo lungo anno di emergenza sanitaria.

"Abbiamo rispettato le regole, ci avete chiusi in casa"

Dopo dodici mesi dal primo lockdown è profonda l’amarezza nel doversi confrontare con quella situazione già vissuta. “In nome e per conto dei nostri bambini – si legge nella missiva - anche loro cittadini monzesi, pur non avendo diritto di voto, dopo un anno le scuole sono state nuovamente chiuse, le aree gioco per bambini, inibite. Ancora una volta tutto è stato fatto senza preavviso, senza indicazioni e spiegazioni, senza comunicare un criterio, dei dati giustificativi per una misura forte come quella della chiusura delle scuole. Ancora una volta, i diritti dei minori, sono stati calpestati”. Le mamme ricordano le promesse della politica nazionale e locale che, a settembre, annunciavano la riapertura delle scuole in sicurezza e soprattutto la non chiusura. Lamentano il fatto che, malgrado i piccoli abbiano sempre rispettato le regole, alla fine anche loro sono stati penalizzati“Hanno appreso in fretta come mettere e togliere la mascherina nel modo corretto – proseguono le mamme - come igienizzare le mani, come rispettare il distanziamento adattandosi, così, anche a ciò che non appartiene alla loro natura: il mantenere le distanze, il non toccarsi, il non abbracciarsi, il non scambiarsi pennarelli e matite, il non condividere la merenda e i giochi. I genitori, gli educatori, i docenti hanno insegnato tutto questo spiegando loro che tutto era fatto per il loro bene e per il bene della comunità”.

"Dateci i numeri di focolai e contagi nelle scuole di Monza"

Le mamme non si capacitano della chiusura delle scuole dell’infanzia e delle primaria anche perché “durante la seconda ondata da ottobre a dicembre, le scuole primarie e l’infanzia sono rimaste aperte mentre tutto il resto era chiuso. I contagi sono calati in quel periodo, dimostrando chiaramente come non sono le scuole i centri di diffusione del virus. I numeri hanno dato ragione agli sforzi di amministratori, dirigenti scolastici, docenti, educatori che hanno letteralmente “rivoluzionato” le scuole per permettere ai bambini un sereno rientro a scuola in presenza a settembre”. Da qui la richiesta di avere dati certi e continuo monitoraggio sulle variante sui minori anche adesso che sono tutti a casa. “Abbiamo una mole infinita di esperti, di scienziati che, ad ogni ora del giorno, si spendono a rilasciare interviste su giornali, in trasmissioni e talk show ma, nemmeno uno che abbia comunicato alle famiglie dati reali aggiornati sull’andamento del contagio nelle scuole”.

"Quando verranno vaccinati gli educatori?"

I genitori non ci stanno e lo dicono chiaramente pretendendo risposte. “Siamo arrabbiati, delusi ma, soprattutto, non siamo più disposti a sopportare, passivamente una chiusura prolungata senza fine”. E soprattutto non accettano più il silenzio delle istituzioni: da qui una richiesta ufficiale di accesso agli atti per conoscere il numero dei contagi nelle scuole di Monza, dei focolai, suddivisi per fasce di età e soprattutto quante educatrici ed educatori delle scuole materne e dei nidi comunali riusciranno ad essere vaccinate nelle prossime settimane.

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