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Sabato, 20 Aprile 2024
Coronavirus

Un altro Natale in emergenza: la Lombardia ora è "a rischio alto"

I dati del report dell'istituto superiore di sanità

Due sole parole che fanno una differenze enorme. La Lombardia è a "rischio alto" per l'emergenza coronavirus. La sentenza è arrivata venerdì, alla vigilia di Natale, dopo il classico report dell'istituto superiore di sanità post cabina di regia. 

Analizzando la situazione epidemiologica, gli esperti dell'Iss hanno certificato che in Italia la regione lombarda è l'unica, insieme alla Valle d'Aosta, con il grado di allerta più alto. Altre 18 regioni e province autonome sono a rischio moderato - ma tra queste cinque con alta probabilità di progressione - e una sola è a rischo basso. 

Tutti i dati nazionali contenuti nel report fotografano la nuova ondata di covid in corso, con dati in crescita. Nel periodo dal 17 al 23 dicembre, spiega l'istituto di sanità, "l’incidenza settimanale a livello nazionale continua ad aumentare: 351 per 100mila abitanti" contro i 241 della settimana precedente. E ancora: "Nel periodo 30 novembre – 13 dicembre 2021, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,13, range 1,11 - 1,15, stabile rispetto alla settimana precedente ma al di sopra della soglia epidemica. È stabile, ma ancora sopra la soglia epidemica, anche l'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero, con Rt a 1,11". 

"Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 10,7%" contro il 9,6% dello scorso report. "Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 13,9%" rispetto al 12,1 dei sette giorni prima. Infine "13 regioni e province autonome riportano un’allerta di resilienza, due regioni e province autonome riportano molteplici allerte di resilienza". Tra queste due c'è ancora la Lombardia. 

Che in regione la situazione non sia delle migliori lo testimoniano anche i bollettini quotidiani, in costante peggioramento. Venerdì i nuovi contagi erano più di 16mila in 24 ore, con un tasso di positività superiore al 7%, e i ricoveri in terapia intensiva erano aumentati con altri sette posti letto occupati in un solo giorno. 
 

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