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Coronavirus

La scuola è solo in presenza: a Monza si scende in piazza

L'iniziativa, pacifica e nel rispetto delle prescrizioni covid, è stata promossa dalla Rete nazionale scuola in presenza

Genitori, insegnanti e studenti scendono in piazza. L’appuntamento è per domenica 21 marzo dalle 16 alle 18 a Monza in piazza Trento e Trieste. Dopo la lettera che un gruppo di mamme ha inviato al sindaco Dario Allevi per chiedere in ritorno in classe dei bambini del nido, delle materne e delle elementari adesso arriva la manifestazione in piazza.

"Vogliamo tornare subito in classe"

L’iniziativa, promossa dalla Rete nazionale scuola in presenza, coinvolgerà numerose piazze italiane dove i partecipanti scenderanno in strada, indossando le mascherine e nel pieno rispetto delle prescrizioni anticontagio, chiedendo il ritorno immediato sui banchi di scuola (bimbi del nido compresi). Gli organizzatori difendono l'insegnamento in presenza certi che a scuola, al di là della semplice trasmissione di nozioni, lo studente si arricchisce e cresce grazie a quell’aspetto di socialità e di confronto che la didattica a distanza, naturalmente, non permette. Gli organizzatori invitano i partecipanti a portare lo zaino, un foglio e un pennarello.

In piazza con manifesti e coreografie

La manifestazione, già autorizzata dalla Questura di Monza, prevede l’esposizione di disegni, appelli e coreografie per dire basta alla didattica a distanza. Gli organizzatori precisano che possono partecipare alla manifestazione anche coloro che abitano fuori Monza: devono compilare il modulo di autocertificazione specificando che si recano a Monza per partecipare alla manifestazione nazionale “Rete Nazionale Scuola in Presenza”. I partecipanti non ci stanno a questa ulteriore chiusura delle scuole fino all’8 aprile. “Gli studenti, e le loro famiglie, stanno ancora una volta pagando un prezzo altissimo, sia in termini di istruzione negata, sia per il danno psicologico e sociale causato dall’uso prolungato della didattica a distanza e dell’obbligo innaturale all’isolamento – spiegano gli organizzatorisi legge nel comunicato stampa – Siamo sconcertati dall’indifferenza del Governo e delle Regioni su un tema fondamentale per il futuro del nostro Paese e preoccupati dalla crescente disuguaglianza sociale. Chiediamo il ripristino immediato della didattica in presenza per ogni ordine e grado d’istruzione. Non tollereremo, in ogni caso, che si rimandi l’apertura oltre l’8 aprile né che la dad venga adottata come “soluzione” di lungo termine al problema della pandemia mentre altri Paesi europei si attivano per difendere l’istruzione in presenza”.

La Rete scuola in presenza conta quasi 40 mila persone

La rete è apartitica e trasversale, attualmente raggruppa oltre 20 comitati e associazioni di genitori, insegnanti e studenti di tutta Italia che già da mesi stanno collaborando e si stanno impegnando a favore della scuola. Quasi 40 mila persone che chiedono a gran voce la centralità della scuola e dell’insegnamento, naturalmente solo in presenza e in sicurezza, nel pieno rispetto delle prescrizioni anticontagio.

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