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Coronavirus

Mascherine al chiuso, cosa potrebbe cambiare dal 1 maggio

La decisione del governo attesa nei prossimi giorni

Dal 1 maggio cosa vcambierà per le mascherine nei luoghi al chiuso? L'addio dovrebbe essere graduale. Forse molto più graduale del previsto come spiega Today.it. Secondo vari esperti le protezioni al chiuso non devono essere ancora tolte. Certamente verranno mantenute per alcune attività. Saranno ancora obbligatorie sui mezzi pubblici e nei luoghi di lavoro, in base alle ultime indiscrezioni, per chi ha un impiego che prevede la condivisione di spazi con i colleghi ma anche per chi ha contatti con il pubblico, ad esempio nei supermercati, nei negozi, nei ristoranti. Tutto da discutere invece in Cabina di regia il destino delle mascherine in cinema, teatri, palasport ma anche negli stessi negozi, market e ristoranti. Si potrebbe decidere di far tenere la mascherina solo a chi lavora e non ai clienti, come si ipotizza da qualche settimana.

Si guarda alla Spagna: Madrid ha annunciato da poche ore la fine dell’obbligo di mascherine al chiuso ma con l’eccezione proprio dei trasporti pubblici e dei taxi, oltre a ospedali, residenze per anziani e farmacie. 

Mascherine, dove sono obbligatorie oggi

Per ora l'ultimo decreto stabilisce che fino al 30 aprile le mascherine sono obbligatorie in tutti i luoghi al chiuso, ad esclusione delle abitazioni private. Con l’eccezione delle scuole. Dove già da adesso è previsto l’obbligo in classe della mascherina chirurgica fino alla fine dell'anno scolastico (nella prima decade di giugno). Dal 1° aprile anche i bambini della scuola dell’infanzia che abbiano compiuto sei anni devono infatti indossare la mascherina chirurgica.

L’ultimo decreto anti-Covid n.24 del 24 marzo prevede anche alcuni casi in cui la mascherina (chirurgica) sia obbligatoria anche all’aperto per spettacoli teatrali, arene cinematografiche, concerti e stadi. Fino al weekend della Festa dei lavoratori restano obbligatorie le Ffp2 nei luoghi più a rischio: vanno indossate in aereo, nave, treno (non nei regionali, dove bastano quelle chirurgiche), autobus, metro, pullman, funivie, cabinovie e seggiovie coperte. A scuola, nei bar e nei ristoranti basta la mascherina chirurgica. Sul luogo di lavoro serve la mascherina solo se non si può rispettare il metro di distanza dai colleghi. Niente mascherine per i bambini fino a sei anni, i fragili, gli accompagnatori dei disabili. Niente mascherina quando si balla in discoteca o quando si fa sport.

Secondo uno studio dei Cdc americani, con la mascherina Ffp2 al chiuso la possibilità di contagio si riduce dell'83%, con la chirurgica del 66% e con quelle di tessuto del 56%.

"Le mascherine restano presidio importante"

Lo scenario del prossimo autunno? "Valutiamo giorno per giorno, settimana per settimana e tante di queste valutazioni vanno ancora misurate ad esempio quella sulle mascherine al chiuso che in questo momento sono obbligatorie e secondo me sono e restano un presidio molto molto importante". Lo ha affermato martedì sera il ministro della Salute, Roberto Speranza, a "DiMartedì" su La7.

"Poi dovremmo valutare l'evoluzione anche di questo virus e dobbiamo tenerci pronti per l'autunno - ha aggiunto -. Quello che abbiamo imparato negli ultimi due anni è che la fase autunnale e quella invernale rappresentano la fase più difficile. Trovarci pronti in quel momento significherà prima di tutto proteggere i più fragili. Già oggi ci può essere un secondo richiamo che raccomandiamo per gli over 80 anni, per i più fragili, per chi vive nella Rsa. Su questo dobbiamo insistere, il vaccino è lo strumento decisivo con cui affrontare questo virus", conclude Speranza. La cautela del ministro spinge a pensare che in qualche modo e in alcuni ambiti le mascherine resteranno ancora obbligatorie a lungo.

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