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Quando e come si torna all'asilo e a scuola: "Raccomandata misurazione temperatura"

In caso di temperatura superiore ai 37.5 °C per il minore o per il genitore/accompagnatore non sarà consentito l'accesso alla sede, specifica la nuova ordinanza di Regione Lombardia

A settembre i bambini e gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado torneranno in classe. A chiarire tempi e modalità, dopo le disposizioni arrivate nei giorni scorsi dal Ministero dell'Istruzione, è la nuova ordinanza firmata nella giornata di giovedì 13 agosto dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.

Il documento fissa l'avvio delle lezioni per le scuole dell'infanzia al 7 settembre 2020 e al 14 settembre 2020 per tutti gli ordini e gradi di istruzione e per i percorsi di istruzione e formazione professionale, con possibilità di avvio anticipato da parte delle istituzioni scolastiche e formative. La decisione è stata inserita nel documento dopo i chiarimenti forniti dal Ministero dell'Istruzione il 9 agosto 2020 in merito all'Ordinanza emessa dallo stesso Dicastero lo scorso 23 luglio. In base a questi, viene riconosciuta e riconfermata la competenza regionale per la determinazione del calendario scolastico e la conseguente possibilità di anticipare o posticipare l'avvio delle lezioni per la scuola dell'infanzia rispetto a quanto previsto dall'ordinanza ministeriale di luglio. 

Accesso non consentito in caso di febbre 

Nell'ordinanza sono contenute indicazioni anche in merito alla rilevazione della temperatura corporea all'ingresso delle strutture per il personale, genitori o accompagnatori e per i bambini . La misurazione della temperatura - speicifica il documento - è "fortemente" raccomandata prima dell'accesso alla sede dei servizi educativi e delle scuole dell'infanzia. In caso di temperatura superiore ai 37.5 °C per il minore o per il genitore/accompagnatore non sarà consentito l'accesso alla sede e il genitore/accompagnatore sarà informato della necessità di contattare il medico curante proprio o del bambino. Anche in caso di febbre del genitore/accompagnatore, il minore non potrà accedere al servizio.

"Qualora durante la frequenza al servizio/scuola i minori o il personale dovessero manifestare i sintomi suggestivi di infezione da SARS-CoV-2 (es. tosse, raffreddore, congiuntivite, febbre) - chiarisce l'ordinanza regionale - saranno momentaneamente isolati, informandone la famiglia se minore, con invito al rientro al domicilio e a contattare il medico di medicina generale (MMG) o, in caso di minore, il pediatra di libera scelta (PLS); il MMG/PLS, in caso di sospetto Covid-19 o altra patologia soggetta a denuncia, provvederà alla segnalazione secondo le consuete modalità". 

In questo caso sarà poi l'Ats che si occuperà di fornire alla scuola e alla famiglia le indicazioni da seguire. "Nel caso di adulto o minore positivo, questi non può essere riammesso al servizio/scuola fino ad avvenuta e piena guarigione certificata secondo i protocolli previsti" chiarisce il testo dell'ordinanza. 

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