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Coronavirus

Quali negozi sono aperti (e chiusi) in zona rossa Lombardia per il lockdown

Da venerdì la Lombardia torna in lockdown

Da venerdì 6 novembre 2020 scatta la "zona rossa" in Lombardia. Tutta la regione torna allo scorso marzo, quando l'Italia intera era bloccata per cercare di arginare l'epidemia da coronavirus. 

Nei fatti, secondo il Dpcm (Decreto presidente del Consiglio) in regione non si potrà più uscire di casa senza valido motivo, sia esso di lavoro o di altra urgenza. Stop, quindi, a incontri con amici e parenti. 

Negozi chiusi

Non possono rimanere aperte, nei fatti, tutte le attività commerciali, eccetto quelle esplicitamente indicate negli allegati, che sono più di quelle del primo lockdown di primavera. Chiudono mercati, store di abiti, accessori, estetisti, negozi di articoli sportivi, gadget, elettronica e tutto ciò che non viene considerato essenziale. Chiusi anche pub, gelaterie, pasticcerie, ristoranti, fast food (ma tutti saranno attivi solo con le consegne a casa senza limitazioni o con l'asporto fino alle 22). 

Negozi aperti

Rimangono aperti, invece, gli alimentari (anche all'interno dei centri commerciali, compresi i negozi di surgelati e di cibo per animali) e supermercati, le edicole, le librerie, le cartolerie, i prodotti per ufficio, i parrucchieri e i barbieri, oltre ad attività essenziali come farmacie o parafarmacie. Restano poi aperti i negozi di sigarette elettroniche e liquidi, carburanet, informatica e telecomunicazioni (ma solo in esercizi specializzati), ferramenta, vernici e materiale da costruzine, articoli igienico-sanitari, prodotti per il giardinaggio, prodotti per l'illuminazione e la sicurezza.

Ancora, restano aperti i negozi di abbigliamento per bambini, quelli di biancheria personale, quelli che vendono articoli sportivi. Aperti anche i concessionari di auto e moto, nonché i rivenditori di biciclette e di accessori per tutti i mezzi. E poi giocattoli e giochi, ottica e fotgrafia, articoli ortopedici e medicali, profumerie, erboristerie e cosmetici, fiori, piante e fertilizzanti, combustibile per riscaldamento, saponi e detersivi, articoli funerari e cimiteriali.

Infine restano aperte le lavanderie, i servizi di lavanderia industriale e quelli di pulitura di articoli tessili e pelliccia. E poi i servizi di pompe funebri e attività connesse. Ed è permessa la vendita attraverso distributori automatici, internet, televisione e telefono.

Centri commerciali

Leggermente diverso il discorso sui centri commerciali. In questo caso, in tutta Italia e non solo nelle "zone rosse", nelle giornate prefestive e festive sono chiusi tutti i negozi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.

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