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Sabato, 20 Aprile 2024
Coronavirus

Ricoveri in calo ma non si fermano i nuovi contagi: a Monza e Brianza 42 in un giorno

I dati aggiornati della giornata di mercoledì 22 aprile. Grazie all'app AllertaLOM i primi numeri della mappatura del rischio di contagio sul territorio

"Il dato incoraggiante è il calo costante ormai da 18 giorni dei ricoveri" ha spiegato l'assessore alla Formazione, Lavoro e Istruzione Melania Rizzoli commentando i dati della giornata sull'evoluzione dell'emergenza sanitaria in Lombardia. "Ma questo non vuol dire che dobbiamo diminuire la nostra attenzione". In Lombardia così come a Monza e in Brianza.

Sono infatti 1.161 i nuovi positivi accertati nella giornata di mercoledì 22 aprile in Lombardia per un totale di 69.092 casi. Nella regione diminuiscono i ricoveri, con 113 persone in meno negli ospedali rispetto al 21 aprile, e -34 nelle Terapie Intensive a cui si aggiunge anche il dato dei dimessi e dei guariti: poco meno di 2mila persone nelle ultime ventiquattro ore. Mentre si alleggerisce la pressione sui presidi sanitari però continuano ad aumentare i contagi e i decessi che solo nella giornata di martedì sono stati 161. 

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Contagi a Monza e Brianza e nelle province

A Monza e in Brianza il numero dei contagi è salito a 4.253 di cui 42 nuovi pazienti Covid accertati nelle ultime 24 ore. Nella giornata di martedì invece l'aumento era stato di 54 unità, un dato in lieve calo dunque che può fare ben sperare ma che dovrà essere confermato anche nelle giornate successive. 

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Quando e come si tornerà a scuola?

Quando si tornerà in classe e come sarà la scuola dopo l'emergenza Covid-19. Due tematiche attuali che restano ancora due grandi incognite. A fare chiarezza sul tema mercoledì pomeriggio è stata l'assessore Rizzoli che ha spiegato che in Lombardia "non ci sarà il rientro a scuola". 

"Il calendario scolastico è prerogativa del Provveditorato e della Regione ma ci sono misure da condividere con il governo in base al trend epidemiologico" ha spiegato Rizzoli. "Dobbiamo capire come arriveremo a settembre e se resteranno norme di distanziamento e dispositivi di protezione personale" ha aggiunto l'assessore annunciando che a giorni si dovrebbe tenere l'ennesima riunione con il ministro Azzolina per discutere delle principali questioni e tematiche relative alla scuola. 

AllertaLom, il 5,9% ha due sintomi: casi "sommersi"

Il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala ha fatto il punto anche sulla "mappatura" del rischio di contagio resa possibile grazie ai dati raccolti attraverso i quaestionari compilati dagli utenti con l'app AllertaLom. Tra le province dove il questionario e' stato maggiormente compilato c'è anche l'area di Monza Brianza insieme a Milano e Lecco che hanno visto la partecipazione di piu' del 10% della popolazione.

L'applicazione è stata scaricata da 1 milione e 100mila utenti "e abbiamo raccolto più di 2 milioni e 200 mila questionari, perché il questionario va compilato più volte — ha spiegato Sala —. Adesso suggeriamo di compilarlo ogni giorno. Abbiamo anche aggiornato la nostra applicazione per permettere che su un cellulare possano compilare il questionario più utenti". "È emerso che - ha riferito Sala - il 5,9% di quelli che hanno inviato il questionario hanno almeno due sintomi marcati di Covid, e di questo 5,9% il 2,1% ne ha tre. Questo ci dà una statistica su più del 10% della popolazione della presenza di contagio". E questi dati cosa vogliono dire? Attraverso qualche semplice operazione matematica si scopre che le persone che presentano almeno due sintomi sono circa 64.900.

Sala ha poi spiegato che "il 25% delle persone che hanno compilato il questionario si sposta per lavoro, di questo 25% uno su tre lo fa nel proprio comune, tre su quattro lo fanno nella propria provincia con differenti dati a seconda delle diverse province". I dati incrociati hanno permesso anche di mappare la presenza di uno o più sintomi riconducibili al virus dichiarata dagli utenti: dolori muscolari, stanchezza, dissenteria, alterazioni del gusto e dell'olfatto e congiuntivite.

Test sierologici da fine aprile

A Monza e Brianza i test sierologici prenderanno il via da fine aprile. La data indicata dall'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera è mercoledì 29 aprile. "Da giovedi' 23 aprile partiremo con i test sierologici nelle aree più colpite dal Coronavirus: Lodi, Cremona, Bergamo e Brescia. Dal 29 aprile, le analisi saranno estese a tutta la Lombardia". Il test - che si effettua attraverso un prelievo ematico - serve per verificare se un organismo ha sviluppato gli anticorpi e se questi sono neutralizzanti per il virus.

"Per iniziare, effettueremo i test a categorie di cittadini ben definite: i cittadini ancora in quarantena fiduciaria, soggetti sintomatici, con quadri simil influenzali, senza sintomi da almeno 14/21 giorni segnalati dai Medici di Medicina Generale alle ATS; i contatti di casi asintomatici o con sintomi lievi, identificati dalle ATS a seguito dell'indagine epidemiologica già prevista ma senza l'effettuazione del tampone nasofaringeo per ricerca di SARS-CoV-2, anch'essi ancora in quarantena fiduciaria" ha spiegato l'assessore Gallera.

Sostegno alle famiglie per mutuo prima casa ed e-learnirg

Regione Lombardia ha stanziato contributi straordinari a sostegno delle famiglie in situazione di temporanea difficoltà a causa dell'epidemia. Il sostegno riguarda un contributo per il mutuo prima casa e un contributo per l'e-learning di sostegno allo studio. A partire dal 4 maggio le famiglie lombarde potranno, tramite l'applicativo bandi on line (www.bandi.servizirl.it), essere assegnatarie degli interventi straordinari stabiliti dalla delibera della Giunta regionale. Nel primo caso si tratta di un contributo straordinario una tantum pari a 500 euro per ogni nucleo familiare con almeno un figlio di eta' minore o uguale a 16 anni. L'agevolazione e' concessa a fondo perduto e prevede la trasmissione, insieme alla domanda di contributo, della quietanza di pagamento di una rata del mutuo relativa all'anno 2020. Nel secondo caso l'agevolazione concessa fino a 500 euro a fondo perduto per ogni nucleo familiare con un figlio compreso tra i 6 e i 16 anni e prevede la trasmissione, insieme alla domanda di contributo, della fattura o ricevuta fiscale da cui si evinca la tipologia di bene acquistato, avvenuto in data successiva all'ordinanza del 23 febbraio 2020 del Ministro della Salute d'intesa con il presidente della Regione Attilio Fontana che dispone in Lombardia la chiusura dei nidi, dei servizi educativi all'infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado.

I destinatari della misura sono i nuclei familiari nei quali almeno uno dei componenti sia residente in Lombardia e, a seguito dell'emergenza Covid-19, si trovi in una delle seguenti condizioni: lavoratore dipendente (con rapporto di lavoro subordinato, parasubordinato, di rappresentanza commerciale o di agenzia), con riduzione della retribuzione lorda mensile pari o superiore al 20%; libero professionista o autonomo con riduzione del proprio fatturato (in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020) superiore al 33% del fatturato dell'ultimo trimestre 2019, in conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attivita' a seguito delle disposizioni per il contenimento del Covid-19; morte di un componente del nucleo familiare. E un ISEE minore o uguale a 30.000 euro.

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