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Giovedì, 25 Aprile 2024
Coronavirus

Quando entra in vigore l'obbligo vaccinale per i 50enni (e che cosa prevede)

Dopo sei mesi dalla guarigione è comunque previsto l'obbligo di vaccinazione

Obbligo vaccinale per chi è nato prima del 16 giugno 1972. A partire dal 15 febbraio 2022 tutti i cittadini over 50 dovranno essere vaccinati. Come riporta Today.it questa è la vera svolta del nuovo decreto legge approvato ieri sera, mercoledì 5 gennaio, dal Consiglio dei ministri. 

Un obbligo che vale sia per i lavoratori, sia per i disoccupati, sia per i pensionati. Un obbligo che resterà in vigore fino al 15 giugno 2022. Per gli over 50 che rifiutano di sottoporsi alla vaccinazione anti covid è prevista una mini sanzione di 100 euro.

Esborso più pesante per chi si reca sul posto di lavoro senza il green pass rafforzato che viene rilasciato a chi è vaccinato o guarito dal covid:da 600 a 1.500 euro. Nelle aziende, dopo 5 giorni di assenza, il datore di lavoro può sospendere gli over 50 non vaccinati (senza stipendio, ma posto di lavoro non a rischio) e sostituirli con contratti a tempo di 10 giorni rinnovabili fino al 31 marzo.

L’obbligo scatta sia per coloro che, all’entrata in vigore del provvedimento, hanno già 50 anni sia per chi li compirà entro il 15 giugno. In pratica per tutti i nati prima del 16 giugno 1972.

Obbligo vaccinale senza limite di età invece per tutto il personale, docente e non docente, dell’università che viene definitivamente equiparato a quello della scuola, della sanità e delle forze dell'ordine. 

Per gli over 50 guariti dal covid il vaccino diventerà obbligatorio alla scadenza del green pass valido sei mesi dal tampone negativo che certifica la guarigione. 

 L'obbligo non sussiste in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore: in tali casi la vaccinazione può essere omessa o differita. L’avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale, comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante, determina anch'essa, come detto, il differimento.

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