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Mercati alimentari, Regione Lombardia pensa a un "test" di riapertura: distanze e transenne

Il presidente Attilio Fontana ha contattato i sindaci dei capoluoghi di provincia per presentare il progetto di sperimentazione di riapertura nel rispetto delle nuove norme

Una distanza di almeno tre metri tra le bancarelle, mascherine e guanti sia per gli esercenti che per i clienti, transenne e misurazione della temperatura. Questo il nuovo scenario pensato per l'ipotetica riapertura dei mercati alimentari nelle città durante la fase 2 dell'emergenza Covid. Nella giornata di mercoledì il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ha raggiunto, con una conferenza telefonica, i sindaci dei comuni capoluogo, per affrontare il tema della riapertura dei mercati alimentari da effettuare tramite un test che possa garantire il rispetto delle norme di distanziamento e tutela della salute.

I primi cittadini delle città capoluogo lombarde sono stati chiamati a individuare un'area dove dare avvio alla sperimentazione che dovrà avvenire nel pieno rispetto delle linee guida regionali delle '5D': distanziamento, dispositivi di protezione, digitalizzazione, diagnosi e diritti.

"Si prevedono distanze di tre metri tra le bancarelle, oltre al metro tra persona e persona, transenne a perimetro del mercato, misurazione della temperatura, obbligo di guanti e mascherine sia per il personale, sia per il pubblico" si legge nella nota diffusa da Regione Lombardia da cui arriva anche la proposta del 'Covid Manager', una figura individuata dal comune per assistere clienti ed esercenti nello svolgersi dell'attività mercatale, a partire dal rispetto delle distanze e delle altre precauzioni di sicurezza.

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