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Parco di Monza, aree off limits e varchi agli ingressi: le ipotesi per riapertura graduale

Non è ancora stata comunicata una data di riapertura: la decisione verrà assunta valutando l'andamento del contagio sul territorio

Il Parco di Monza non riaprirà lunedì 4 maggio, data di inizio in tutta Italia della cosiddetta Fase 2. Una “decisione molto sofferta” ha detto il sindaco Dario Allevi ma necessaria per la tutela della salute pubblica. Insieme al polmone verde della Brianza saranno chiusi anche i giardini e le aree giochi della città. “So bene che tanti monzesi stavano facendo il conto alla rovescia da settimane per uscire all'aria aperta e tornare a godersi il Parco. I rischi, però, sono ancora troppo elevati” ha aggiunto il primo cittadino monzese. 

Non è ancora stata resa nota una data di riapertura del parco e nemmeno le nuove modalità di accesso. Per programmare la riapertura dei cancelli bisognerà attendere e valutare l’andamento della curva dei contagi in città e in provincia durante i primi giorni della Fase 2 quando tanti monzesi riprenderanno a spostarsi e le attività lavorative si rimetteranno in moto.

“Tutte le decisioni che abbiamo preso finora e che prenderemo sono motivate dalla tutela della salute dei monzesi che, in questo momento, è la nostra priorità. Ecco perché non posso rischiare che migliaia di persone affollino il nostro polmone verde: quasi settecento ettari di prati, boschi e giardini che in nessuno modo potremmo controllare adeguatamente per evitare assembramenti. Quando le condizioni sanitarie lo consentiranno riapriremo, non un minuto prima” ha spiegato Allevi.

Le ipotesi sulla riapertura 

Sarà una riapertura graduale. Ma sulle modalità con cui i cancelli riapriranno al pubblico ci sono diverse ipotesi, ancora tutte in fase di valutazione. Il Parco sarà probabilmente riaperto a step: gli accessi potrebbero essere autorizzati solo in alcune zone e i varchi d’ingresso limitati per un maggior controllo da parte della Polizia locale e delle forze dell’ordine e potrebbero essere definiti orari e giorni di apertura ad hoc. L’obiettivo dell’Amministrazione Comunale è evitare quanto accaduto nel weekend dello scorso 7 e 8 marzo quando, complice l’anticipo di primavera, nei prati e nei viali si erano riversate migliaia di persone. “Nei giorni in cui la Lombardia veniva dichiarata zona rossa – spiega Dario Allevi – io scelsi di chiudere il parco. Una decisione difficile, fui molto contestato. Eppure quella scelta, mi dicono gli esperti, ha salvato la vita a tante persone e limitato i contagi. Ecco perché non posso non andare avanti su questa strada”.

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