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Giovedì, 25 Aprile 2024
Coronavirus

La denuncia dei parenti: "Non ci permettono di visitare i nostri familiari nelle Rsa"

Il monzese Dario Francolino, fondatore del Comitato Orsan (Open Rsa Now) denuncia il problema che riguarda case di riposo in tutta Italia

Ingresso dei parenti nelle Rsa: ad oggi per molti, malgrado il green pass e le disposizioni di legge, è ancora impossibile. A denunciare la situazione il monzese Dario Francolino, fondatore del Comitato Orsan (Open Rsa Now) che da mesi si batte per permettere ai parenti di poter tornare ad accedere nelle case di riposo.

Eppure da Nord a Sud, in molte strutture l’ingresso verrebbe ancora negato. Francolino ha perciò preso carta e penna e ha scritto a Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni, a tutti i governatori, e al coordinatore degli assessori alla Salute Raffaele Donini. Chiedendo un rapido intervento.

“In questi giorni torridi oltre al covid e al caldo c’è un altro fenomeno che dilaga a macchia d’olio all’interno delle Residenze sanitarie assistite italiane - denuncia -. L’intrepido atto insurrezionale dei direttori sanitari delle Rsa che con la complice indifferenza delle Regioni si rifiutano di applicare una legge dello Stato e la sua circolare attuativa”.

Da mesi Francolino sta raccogliendo migliaia di segnalazioni di mancata applicazione della legislazione. Tantissime le Rsa coinvolte in tutta Italia, con parenti che denunciano l’impossibilità di vedere i loro congiunti.

“Il filo rosso che lega queste storie, raccontateci dagli oltre 2 milioni di familiari - prosegue -  è uno strano mix di coraggio e codardia che dimostra quanto il socio-sanitario in Italia abbia fatto flop e necessiti di un ripensamento totale con nuove norme che pongano davvero al centro la dignità umana e la cura della persona e dei suoi familiari, care giver. L’atteggiamento di chiusura totale verso le visite dei familiari nelle Rsa, scardinate grazie all’ordinanza del Ministro della Salute, oggi convertita in legge e, poiché non attuata da Regioni, Ats, Rsa, e Rds oggetto di una circolare chiarificatrice e attuativa, quella del 30 luglio scorso, non deve stupirci più di tanto”.

Profonda l’amarezza nei confronti della burocrazia e della mancanza di flessibilità e di apertura da parte delle istituzioni.  “In pieno stato di emergenza  decidono infatti di ribellarsi, di alzare la voce, solo verso i deboli e stremati familiari e di rifiutarsi di applicare, leggi e circolari emanate dal Ministero della Salute - conclude -. In autonomia  pertanto, in queste enclavi senza legge che è ormai evidente sono soggetti che si pongono al di fuori dell’ordinamento giuridico nazionale, i nuovi Riccardo Cuor di Leone, sprangano porte e finestre ad amici e familiari degli ospiti, nel mese di agosto e sicuramente se qualcuno non interverrà incarico obbligandoli al rispetto della legge anche nei prossimi mesi.

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