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San Valentino 2021: la "fuga romantica" nella propria regione, all'estero e i ricongiungimenti

Ecco i modi legali per festeggiare il giorno degli innamorati

Si avvicina il primo San Valentino dell'era Covid: nel 2020, il 14 febbraio era ancora giornata di piena libertà. In Italia non si era ancora registrato un caso ufficiale di Coronavirus, eccetto la coppia di turisti cinesi a Roma; un anno dopo, abbiamo attraversato i lockdown e abbiamo imparato a memoria le regole dei vari Dpcm, destreggiandoci tra i commi sulle zone gialle, arancioni e rosse. 

Nel 2021, poi, San Valentino coincide con il weekend. Una concomitanza che, in altri tempi, avrebbe fatto schizzare prenotazioni di voli, treni e alberghi per fughe romantiche. Ma stavolta le regole restringono le possibilità, lasciando tuttavia aperte alcune strade. A patto, naturalmente, di non avere sintomi simil-Covid come la febbre alta, nel qual caso resta prescritto l'obbligo di restare al domicilio.

Zona gialla: turismo nella propria regione

La Lombardia è in zona gialla, pertanto è possibile spostarsi senza limiti (eccetto gli orari di coprifuoco, 22-5) all'interno della regione anche per turismo e gite di piacere. Questo significa che i lombardi possono prenotare alberghi e case vacanza in tutta la Lombardia. Un weekend in una delle città d'arte, sui laghi o in montagna è quindi potenzialmente possibile per tutti. A patto di gite "lombarde".

Seconde case consentite (ai proprietari o locatari)

Dopo le vacanze natalizie, però, il governo ha introdotto la possibilità di raggiungere le seconde case anche se in un'altra regione. Un'opportunità che vale esclusivamente per i proprietari o affittuari con contratto non breve (superiore a trenta giorni) e già in essere prima del dpcm di gennaio, ovvero prima del 14 di quel mese, nonché per il nucleo familiare convivente. I paletti sono piuttosto stringenti: deve trattarsi di una vera seconda casa, non importa se di proprietà o in locazione, a patto che non sia un affitto breve. Ed è permesso recarvisi solo ai proprietari e ai familiari.

Via libera dunque alla casa dei nonni se la famiglia vi "convive" abitualmente quando vi si reca; no, invece, alla fuga romantica di fidanzati non conviventi nella seconda casa di uno dei due. La convivenza e la familiarità si possono dedurre dalla residenza e dallo stato di famiglia, per cui occorre attenzione se si pensa di poter "aggirare" questa norma, che tuttavia non pochi hanno ritenuto eccessivamente stringente: i fidanzati non conviventi lombardi possono recarsi in un hotel lombardo ma non nella seconda casa in Liguria o in Piemonte di uno dei due. 

E per la cena?

La chiusura dei locali alle 18, ancora in vigore, impone necessariamente di festeggiare San Valentino a pranzo anziché a cena: la cosa sarà facilitata dal fatto che San Valentino cade di domenica, giornata non lavorativa per molti. L'unica possibilità per festeggiare di sera è quella di recarsi in un albergo con servizio ristorante: le strutture ricettive possono servire anche le cene ai loro ospiti. Una possibilità agevolata dagli spostamenti liberi in tutta la regione. La coppia milanese che farà una "fuga" di San Valentino a Mantova o a Bormio, in albergo, potrà quindi festeggiare con la cena (all'interrno della struttura, anche in camera se il servizio è previsto).

Partner lontani: sì al ricongiungimento se conviventi

I partner che vivono in regioni diverse possono, ormai da tempo, ricongiungersi nella casa in cui hanno la residenza, il domicilio o l'abitazione. Questo implica che devono essere, come minimo, conviventi anche se non sposati o congiunti civilmente. La regola non vale per i fidanzati non conviventi. La casa infatti deve essere quella abitualmente utilizzata dalla coppia nei periodi in cui i due partner vivono insieme. Nessun ostacolo, ovviamente, se poi (ad esempio per motivi di lavoro) i due partner devono "separarsi" di nuovo. 

E i viaggi all'estero? In alcuni casi sono permessi

Complicato ma non del tutto impossibile viaggiare all'estero per turismo. Se per lavoro, estrema necessità e salute il problema non si pone, paradossalmente è più semplice recarsi in qualche Paese europeo che non nella regione italiana confinante. La "fuga romantica" del weekend di San Valentino fuori dai confini italiani è possibile a patto di studiare bene le condizioni e le prescrizioni.

Il dpcm del 14 gennaio ha consentito gli spostamenti, anche per turismo, dall'Italia ai Paesi dell'elenco C, ovvero Andorra, Principato di Monaco, San Marino, Islanda, Liechtenstein, Norvegia (incluse isole Svalbard e Jan Mayen), Svizzera e i membri dell'Unione Europea: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Far Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (incluse Guadalupa, Martinica, Guyana francese, Riunione, Mayotte; esclusi altri territori), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi i territori al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (incluse isole Canarie e altri territori situati nel continente africano), Svezia, Ungheria.

Il rientro in Italia prevede però un tampone preventivo oppure un isolamento fiduciario di quattordici giorni. Inoltre il Paese di destinazione potrebbe prevedere regole ulteriormente stringenti per i viaggiatori italiani. Tra obbligo di tampone preventivo (in alcuni casi, come in Spagna, non antigenico rapido ma necessariamente molecolare) e periodi di quarantena, una "fuga romantica" all'estero potrebbe tradursi in complicazioni eccessive per chi vuole semplicemente festeggiare San Valentino lontano da casa.

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