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Il tessuto che "uccide" il covid, l'invenzione lombarda che coinvolge anche la Brianza

Itessuto "Virkill" brevettato dalla Italtex. E un'unione di società lombarde apre nuovi spiragli

Il nome è tutto un programma: "Virkill". Che sostanzialmente dovrebbe suonare, più o meno, come "killer del virus". E infatti Virkill è un tessuto brevettato che, stando a quanto certificato dai creatori, è in grado di uccidere il coronavirus.

La firma sul progetto è quella di Italtex, azienda lombarda, del Comasco, che ha ideato e realizzato il tessuto made in Italy anti coronavirus. E che non ha intenzione di fermarsi. Grazie all'unione con altre società, sempre lombarde, l'azienda ha infatti dato vita a una linea di prodotti - presentati nelle scorse ore al "Hyatt Centric" di Milano - che potrebbero permettere a ristoranti, hotel e centri benessere di tornare a lavorare in sicurezza. 

Come funziona il tessuto che uccide il covid

"Alla base di tutte le realizzazioni c’è il tessuto reso rivoluzionario da un elemento nascosto al suo interno, le nano-particelle di rame fuse nel filo, caratteristica che distingue il tessuto da un semplice trattamento antivirale superficiale che si può deteriorare con i lavaggi", assicurano da Italtex. Spiegando che si tratta di "elementi invisibili all’occhio umano, ma che hanno la capacità di uccidere il covid 19 grazie a caratteristiche naturali che sono state testate negli ultimi mesi da laboratori indipendenti italiani e inglesi".

La vera novità è che da adesso si tratta di "un tessuto che è possibile indossare". Con "Virkill" sono infatti state create - si legge in un comunicato stampa - "divise per bartender e chef, così come le uniformi per camerieri e donne delle pulizie, tovaglie e runner per i ristoranti, copriguanciali, topper letto e piumino copriletto per le stanze di albergo, ciabattine, copri lettino, kimono e accappatoio per i centri benessere".

"Per la realizzazione dei prodotti Italtex si è affidata alla filiera del made in Italy, coinvolgendo tre aziende partner nel progetto. In particolare, la Maurel di Robbio, specialista nella creazione di uniformi per hotel di lusso, la Vefer di Lissone, leader in Italia e in Europa nel settore dei poliuretani espansi di alta qualità e un noto calzaturificio del distretto di Parabiago, che ha realizzato infine le calzature per il personale, ciabattine da camera e ciabattine per centri benessere", sottolineano dall'azienda.

“Un lavoro di squadra per garantire sicurezza agli ospiti di hotel, ristoranti e spa”, il commento dell’amministratore delegato di Italtex, Alessandro Pedretti. “Virkill si pone come obiettivo l’eliminazione della trasmissione del virus attraverso le superfici contaminate. Sappiamo infatti da studi autorevoli che il Sars-Cov-2, come tanti altri virus, rimane attivo per diverso tempo fuori dall’organismo, sulle superfici e sui tessuti. Le soluzioni proposte sono state ideate per garantire una maggiore tranquillità al cliente che vuole sentirsi al sicuro mentre cerca di rilassarsi. L’idea è quindi quella che l’hotel, il ristorante o il centro benessere possano offrire un servizio aggiuntivo per migliorare l’esperienza del cliente. E ci siamo riusciti con un prodotto che resiste ad oltre cento lavaggi, è dermatologicamente testato per pelli sensibili e ipoallergenico".

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