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Test sierologici al via anche a Monza e Brianza

Non saranno i cittadini a poter richiedere il test ma Ats contatterà gli utenti individuati per sottoporsi al prelievo. Tutte le informazioni

Test sierologici al via anche a Monza e Brianza. Da mercoledì 29 aprile partiranno i primi test per la ricerca di anticorpi anti SARS-COV2 (anti S1-S2) nel territorio dell’Agenzia di Tutela della Salute della Brianza. Il test verrà eseguito tramite un prelievo di sangue con il quale sarà possibile verificare se la persona abbia sviluppato anticorpi al Coronavirus.

E’ importante ricordare che il test da solo non costituisce uno strumento diagnostico attendibile: l'eventuale positività al test, che indica la presenza di anticorpi, deve essere seguita dall'effettuazione del tampone laringofaringeo, ad oggi unico strumento diagnostico certo. Sarà ATS a contattare gli utenti per effettuare il test e a comunicare il giorno, ora e luogo dove verrà fatto il prelievo, alle sole categorie individuate. Nessun incaricato si presenterà a casa dei cittadini per effettuare il test.

Chi potrà effettuare il test 

I test saranno effettuati su operatori sanitari, privilegiando il personale che opera nelle aree di Pronto Soccorso e in quelle con utenti particolarmente fragili tra cui i cittadini positivi al Covid senza sintomi (al termine dei 14 giorni di isolamento previsti), pazienti con sintomi (al termine dei 14 giorni di isolamento previsti) identificati da ATS a seguito di indagine epidemiologica, soggetti sintomatici che non hanno avuto una diagnosi tramite tampone, che sono già stati o verranno segnalati dal proprio Medico di Medicina Generale. Il test sarà effettuato dopo almeno 14 giorni senza sintomi, con priorità a coloro che devono rientrare al lavoro. Gli interessati saranno contattati direttamente dall'ATS per l'esecuzione dei test. 

Come leggere i risultati del test

In particolare, l’esito del test potrà portare a queste azioni.

  1. Esito negativo del test: questo indica l’assenza di infezione pregressa o un livello molto basso di IgG dirette contro il virus (soggetto suscettibile di possibile infezione da SARS-CoV-2).

  2. Esito del test dubbio il soggetto è invitato a ripetere il test dopo una settimana, prolungando di conseguenza l’isolamento fiduciario.

  3. Esito positivo del test: il soggetto effettua il tampone nasofaringeo per ricerca di RNA virale, prenotato dalla ATS: se negativo si conclude il periodo di isolamento, se positivo viene classificato come caso e si procede nell’isolamento obbligatorio con tutte le disposizioni conseguenti (compreso isolamento fiduciario dei contatti stretti). In attesa dell’esito del tampone, si prosegue con l’isolamento fiduciario.

In questa prima fase, nell’ottica di tutelare la popolazione e prevenire la diffusione del virus, il test è riservato alle categorie sopra descritte, contattate dalla ATS e non saranno, quindi, i cittadini a poter richiedere il test. Progressivamente, poi, si andrà a dare attuazione a quanto programmato rispetto all’estensione ad altre categorie, secondo modalità definite. 


 

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