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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Vaccini covid 24 ore al giorno, il 'sogno' di Bertolaso inizia a prendere forma in Fiera

Prove generali di "vaccini no stop" sabato mattina in Fiera a Milano. I dettagli

Siringhe, cronometri e volontari. Tutto per farcela entro l'estate. È partito sabato mattina in Fiera a Milano il grande piano di Guido Bertolaso, l'uomo chiamato dalla giunta lombarda per coordinare la campagna di vaccinazione anti covid che nelle prossime settimane entrerà nella fase "massiva", dopo il periodo riservato a operatori sanitari e ospiti delle Rsa. Il commissario, che aveva curato anche la progettazione e realizzazione dell'ospedale in Fiera, ha già annunciato che vuole immunizzare tutti i lombardi entro giugno e che per farlo è pronto a somministrare vaccini no stop, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. 

Una prima prova generale è stata fatta sabato, proprio in Fiera, dove si sono ritrovati alcuni volontari di Areu per ricevere il vaccino, i cui tempi di somministrazione sono stati cronometrati per capire quante dosi è possibile inoculare in una giornata. 

Per il 'piano Bertolaso' serve accelerare del 1.200%

"Questa sperimentazione ha come obiettivo quello di individuare il percorso migliore per effettuare le somministrazioni dei vaccini in più punti, distribuiti sul territorio regionale, e 24 ore su 24, come annunciato proprio da Bertolaso nel giorno del suo insediamento, completando quindi le vaccinazioni anti covid entro il mese di giugno", hanno spiegato dalla regione. E ancora: "In questo senso, diventerà strategico e funzionale poter contare sulla trasformazione degli attuali 'drive in' utilizzati per effettuare i tamponi in punti per la somministrazione vaccinale anti covid, come anticipato dalla vicepresidente della regione e assessore al welfare, Letizia Moratti", che infatti aveva spiegato di voler procedere con le vaccinazioni "drive trough", sulla scia di quanto fatto per i test.

I punti del 'piano Bertolaso'

Lo studio, che durerà per tutto il weekend, dovrebbe essere pronto entro la fine della prossima settimana, quando dalla giunta conosceranno finalmente con certezza i tempi tecnici necessari a vaccinare una persona e, di conseguenza, tutti i lombardi. 

"Nel mettere in campo questo progetto abbiamo fissato grandi obiettivi che riguardano il diritto alla salute, al lavoro, allo studio e di riappropriarsi di importanti momenti di socialità - ha spiegato la Moratti -. È evidente che tutti i diritti sono fondamentali, ma è altrettanto evidente che in questo momento la salute è condizione necessaria per garantire la ripresa".

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