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Venerdì, 19 Aprile 2024
Coronavirus

Covid, i medici lanciano "Io mi vaccino". Il richiamo alla regione: "Le dosi non bastano"

L'ordine dei medici di Milano sottolinea l'importanza del vaccino e richiama il Pirellone

“Mai come oggi è indispensabile distinguere Covid 19 da influenza”. Roberto Carlo Rossi, presidente dell'Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano, ha lanciato mercoledì la campagna “Io mi vaccino”, rivolta ai colleghi e ai loro pazienti, e ha sottolineato l’utilità di "un’ampia copertura vaccinale in epoca Covid 19”.

L'Ordine dei camici bianco ha sottolineato come "più vaccini influenzali" significhino anche "meno morti per Covid 19". "Recentissimi studi, di diversa fonte, vanno tutti nella stessa direzione: quella di rilevare che i soggetti vaccinati per l’influenza, in caso di contagio da Covid 19 rispondono meglio alle cure e presentano un tasso di mortalità inferiore. Nello specifico: in Brasile uno studio di settembre 2020 ha osservato che tra 92.664 soggetti con Covid 19, quelli recentemente vaccinati col trivalente, hanno registrato un calo dell’8% di trattamenti intensivi, un calo del 18% di ventilazioni invasive, un calo del 17% di decessi. In un altro studio americano si è osservato che aumentando del 10% il numero di vaccinati, si registrava un calo del tasso di mortalità per Covid 19 del 28%. Una ulteriore ricerca pubblicata dall’International Journal of Infectious Disease - hanno proseguito i medici milanesi - ha verificato che la coinfezione influenza e Covid aggravava il quadro clinico nel suo complesso, soprattutto dal punto di vista cardiaco". 

"Sottoporsi al vaccino anti influenzale riduce il tasso di ospedalizzazione e di gravi complicazioni polmonari ed evita la riduzione della risposta immunitaria al Covid 19", ha ribadito l'Ordine dei Medici, che ha lanciato la campagna proprio per spingere quante più persone possibili a vaccinarsi. “I dati internazionali evidenziano l’importanza e l’utilità indiscutibile del vaccino in periodo Covid 19”, ha sottolineato Rossi, “ma in Lombardia alcune criticità pratiche rischiano di compromettere anche gravemente la campagna vaccinale”.

Vaccini in ritardo in Lombardia? 

E in effetti i problemi sembrano non mancare. Le opposizioni al Pirellone hanno più volte sottolineato i ritardi della campagna vaccinale, mentre l'assessore al Welfare, Giulio Gallera, ha rassicurato tutti e proprio mercoledì ha presentato il piano della regione. 

“I vaccini, anziché all’inizio di ottobre, come consigliato dal Ministero della Salute, in Lombardia saranno probabilmente disponibili solo da novembre”, ha detto Rossi. La Regione Lombardia ha garantito l’acquisto di 2,4 milioni di vaccini, l’80% in più dello scorso anno, ma l’Ordine di Milano teme siano in realtà "dosi non sufficienti a coprire la platea di chi che ne avrebbe diritto gratuitamente. A maggior ragione potrebbero non bastare per tutti gli altri, ovvero i soggetti a cui il Ministero della Salute ha consigliato la somministrazione". 

“Ricordiamo a proposito che, nell’attuale campagna vaccinale - ha affermato ancora il numero uno dei medici meneghini - Regione Lombardia dà la precedenza a over 65, mentre il Ministero ha esteso la platea di chi ne ha diritto gratuitamente agli over 60. In Lombardia, quindi la fascia 60- 64 anni verrà ‘coperta’ in una seconda fase, solo se avanzeranno vaccini. E, ancora, non è chiaro quante dosi saranno disponibili per gli altri", i lombardi dai 7 e 59 anni.

Uno dei punti qualificanti della campagna vaccinale in tempo di Covid 19 - secondo l'Ordine - sarebbe quello di evitare assembramenti negli studi medici situati all’interno di condomini, trovando spazi alternativi, come palestre, scuole, edifici pubblici in cui somministrare i vaccini. “Già ora, ricordiamo che agli studi medici si accede su appuntamento - ha ricordato Rossi - e i medici di famiglia temono di dover gestire ancora una volta ‘a mani nude’ una nuova emergenza. Servono anche procedure che tutelino il paziente e il Medico di Medicina Generale dai rischi di controindicazione della somministrazione". 

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