A luglio un positivo lombardo su due ha la variante Delta (ma i vaccini proteggono)
La regione: "L'88% dei positivi non ha ricevuto nessuna dose di vaccino". I dati
Variante delta e Lombardia. A Milano e negli altri capoluoghi lombardi la mutazione indiana del covid è ormai predominante. L'ultima confermata è arrivata giovedì, quando la direzione generale welfare del Pirellone ha fornito i dati.
"Al 14 luglio in Lombardia sono state eseguite 20.089 analisi di genotipizzazione su 17.683 pazienti e sono 899 i lombardi ai quali è stata rilevata la variante Delta, ovvero il 5% di tutti i pazienti sottoposti alle analisi", ha spiegato la regione in una nota.
Numeri che, inevitabilmente, diventano più alti guardando soltanto l'ultimo mese, quando la variante delta è diventata la più diffusa in Europa e nel mondo. "Regione Lombardia - si legge ancora nel comunicato - ha disposto dal 18 giugno scorso la genotipizzazione di tutti i tamponi positivi e nel mese di giugno la percentuale dei casi con variante delta è risultata pari all'11%, mentre nel corrente mese di luglio è stata riscontrata nel 47% di essi, a conferma dello scambio in atto tra le varianti Alpha e Delta".
I vaccini proteggono contro la variante delta?
È stata la stessa regione ha sottolineare l'importanza dei vaccini, che garantiscono adeguata copertura anche contro la variante ex indiana. "L'88% circa dei cittadini risultati positivi non ha ricevuto nessuna dose di vaccino, mentre è pari al 6% circa dei pazienti la percentuale di quelli che hanno completato il ciclo vaccinale con la seconda dose. Si tratta di percentuali - hanno ricordato dalla direzione generale del welfare - pressoché comuni a tutte le varianti, a conferma della validità della copertura vaccinale a ciclo completo".
Da qui il nuovo appello firmato dal Pirellone, "affinché tutti coloro che ancora non hanno aderito alla campagna vaccinale lo facciano con urgenza".