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Coronavirus, 305 contagi e verifiche sanitarie su un dipendente della Regione

La comunicazione da parte del Pirellone che ha annullato la conferenza stampa prevista per il tardo pomeriggio di mercoledì

La conferenza stampa programmata per le 18.30 di mercoledì 26 febbraio in Regione è stata annullata. A renderlo noto è stato l'Ufficio stampa di Palazzo Lombardia che ha comunicato che "sono in corso alcune verifiche sanitarie su un dipendente regionale che ha avuto contatti con l'Unità di crisi che sta coordinando l'emergenza Coronavirus".

Il numero dei contagi, sei minori positivi

Secondo gli ultimi dati resi noti nel bilancio ufficiale il numero di contagi in Lombardia è salito a 305 e tra questi ci sono anche sei minori risultati positivi al Coronavirus in Lombardia. Si tratta di una bambina di 4 anni di Castiglione d'Adda ricoverata all'ospedale San Matteo di Pavia, di un 15enne ricoverato a Seriate (Bergamo) e di due ragazzini di 10 anni, uno di Soresina (Cremona) e l'altro di San Rocco al porto (Lodi) che nelle scorse ore sono già stati dimessi. Nei giorni scorsi era risultato positivo al Covid-19 anche uno studente di 17 anni della Valtellina che frequenta l'istituto Tosi di Codogno e anche un suo compagno aveva manifestato i sintomi.

Ancora una volta - ha commentato il presidente Fontana - ringrazio tutti coloro che sono in campo per fronteggiare questa emergenza, in particolare medici, personale sanitario e volontari della Protezione civile". 

Bar e locali aperti dopo le 18 solo se con servizio al tavolo

Da mercoledì sera i bar e i locali possono restare aperti anche dopo le 18. Per evitare assembramenti, il servizio bar dovrà essere gestito solo al tavolo dal personale e non direttamente al bancone. A specificarlo è il Pirellone. Lo chiarisce una FAQ pubblicata sul sito dell'ente ricordando che "L'obiettivo dell'ordinanza che regola le prescrizioni per il contenimento del Coronavirus nelle aree regionali classificate come 'gialle' (ovvero valide su tutto il territorio regionale ad eccezione della 'zona rossa') e' quello di limitare le situazioni di affollamento di piu' persone in un unico luogo. L'amministrazione sulla base delle valutazioni di ogni specifica situazione puo' dettagliare ulteriormente l'ordinanza in coerenza con l'obiettivo della stessa".

Coronavirus: il numero verde e le chiamate

Una delle difficoltà maggiori nella gestione dell'emergenza ha riguardato la gestione della 'paura' ingiustificata delle persone dopo due ordinanze regionali: la prima che isolava i dieci comuni del Lodigiano (oggi chiamato zona rossa) da dov'è si è diffuso il virus, e la seconda blindava di fatto l'intera regione. 

La gente ha preso d'assalto i supermercati, anche se non è prevista alcune chiusura dei negozi. Mascherine e  amuchina sono andate a ruba anche in farmacia, non senza casi di sciacallaggio. Così come i numeri verdi lanciati per gestire l'emergenza sono stati presi d'assalto.

Infatti, coloro che riscontrano sintomi influenzali o problemi respiratori non devono andare in pronto soccorso, ma devono chiamare il numero verde unico regionale 800.89.45.45 che valuterà ogni singola situazione e spiegherà che cosa fare. Per informazioni generali chiamare invece il 1500, numero di pubblica utilità attivato dal Ministero della Salute. Fontana e Gallera hanno sottolineato che il 112 non va assolutamente intasato per chiedere informazioni.

Ad oggi il numero unico regionale 800894545 sta ricevendo una media di circa 300.000 chiamate al giorno. Per questo motivo sono già operativi 21 volontari della Protezione civile e altri ancora stanno terminando la formazione.

Stop alle tasse e tributi nei paesi della zona rossa

L'emergenza sta piegando l'economia dell'intera Regione Lombardia, in particolare dei comuni della zona rossa. Per questo il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri ha firmato il decreto ministeriale per la "sospensione degli adempimenti e i pagamenti dei tributi e delle ritenute fiscali per cittadini e imprese della cosiddetta zona rossa che stanno subendo conseguenze più pesanti" dell'emergenza coronavirus.

Una misura, ha detto al Tg1, "doverosa per cittadini ai quali siamo tutti vicini". Gualtieri ha annunciato anche di avere "già concordato con Abi la sospensione delle rate dei mutui per i residenti della zona rossa". In particolare, vengono sospesi i versamenti delle imposte e delle ritenute e gli adempimenti tributari per i contribuenti e le imprese residenti o che operano negli undici comuni interessati dalle misure di contenimento del contagio da Coronavirus.

La sospensione riguarda anche le cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione e quelli conseguenti ad accertamenti esecutivi. Il decreto, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, riguarda i versamenti e gli adempimenti scadenti nel periodo compreso fra il 21 febbraio e il 31 marzo 2020. I Comuni interessati sono: in Lombardia Bertonico (Lodi) Casalpusterlengo (Lodi) Castelgerundo (Lodi) Castiglione D'Adda (Lodi) Codogno (Lodi) Fombio (Lodi) Maleo (Lodi) San Fiorano (Lodi) Somaglia (Lodi) Terranova dei Passerini (Lodi); in Veneto Vò (Padova).

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