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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Sanità

La regione investe sugli oss: al via i corsi di formazione

Superata positivamente la formazione potranno svolgere una serie di servizi in più

Il Pirellone investe sugli oss, acronimo di operatore socio sanitario, una figura importante e in forte ricerca nel panorama delle professioni sanitarie. Oggi, martedì 26 luglio, la giunta della regione Lombardia su proposta della vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti, di concerto con l'assessore alla Formazione e lavoro Melania Rizzoli, ha approvato una delibera mirata alla formazione degli operatori socio sanitari che operano nelle cure intermedie, nelle Rsa, nelle Rsd e nei e nei centri diurni per anziani e disabili.

"Valutata l'importanza strategica della professione infermieristica e degli operatori sociosanitari, in particolare nell'ambito dei nuovi processi di presa in carico legati allo sviluppo della sanità territoriale, regione Lombardia ha deciso di sviluppare un progetto sperimentale di attivazione di un percorso di formazione complementare - si legge nella nota ufficiale del Pirellone -. L'iniziativa è rivolta agli OSS in assistenza sanitaria diretto, a operatori OSS già in servizio presso unità di offerta sociosanitarie autorizzate e accreditate di cure intermedie e della rete sociosanitaria residenziale e semiresidenziale per persone anziane e persone con disabilità".

Il provvedimento è indirizzato anche agli infermieri referenti per l'inserimento di operatori socio sanitari con formazione complementare in assistenza sanitarie nelle unità di offerta soci osanitarie di cure intermedie, di Rsa, Rsd, comunità socio sanitarie, servizio riabilitativo residenziale terapeutico per minori, centri diurni disabili e centri diurni integrati. La delibera prevede corsi basati su due mesi di lezioni teoriche, con frequenza obbligatoria, per 150 ore e due di tirocinio (altre 150 ore, di cui minimo 50 fuori servizio).

L'operatore oss che ha seguito con profitto il modulo di formazione complementare in assistenza sanitaria, oltre a svolgere le competenze professionali del proprio profilo, conformemente alle direttive del responsabile dell'assistenza infermieristica o sotto la sua supervisione, è in grado di eseguire le attività quali: l'assistenza del paziente con nutrizione enterale, quella del paziente assistito con enterostomia, del paziente a rischio di lesioni da pressione, la rilevazione del dolore parametri e funzioni, la somministrazione di prescrizioni terapeutiche per via naturale, la sorveglianza delle infusioni, la somministrazione di ossigenoterapia e rilevazione della saturazione, 

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