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Alla scoperta degli edifici progettati dai big dell'architettura del Novecento

Si chiama Architetture Moderno Monza il progetto promosso dal Comune e dall'ordine degli achitetti

Sono venticinque a Monza gli edifici "firmati" dai grandi architetti del Novento: da Angelo Mangiarotti a Gio Ponti, da Luigi Caccia Dominioni a Justus Dahinden. Palazzi in centro e in periferia progettati da architetti che hanno portato alto il nome dell'Italia anche nel mondo.

Adesso questi edifici pensati e progettati dai maestri dell'architettura saranno noti anche ai cittadini che, ignari, ci passano accanto ogni. Si chiama AMM (Architetture Moderno Monza) il  progetto dell’amministrazione e dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Monza e della Brianza che, attraverso il posizionamento di specifiche targhe, realizza un itinerario attraverso la scoperta del Movimento Moderno che nasce durante la Seconda Guerra Mondiale. 

In che cosa consiste il progetto

Davanti ad ogni edificio verrà posizionata una targa in metallo che riporta la denominazione dell’architettura, il nome dei progettisti e l’epoca o il periodo di realizzazione. Attraverso lo smartphone e il sistema Rfid (Radio frequency identification), sarà possibile collegarsi alla scheda pubblicata sul sito dell’Ordine degli Architetti che racconta la storia di quell’edificio.

"Questo progetto – spiega il sindaco Dario Allevi – vuole offrire ai cittadini una prospettiva nuova per scoprire o riscoprire alcuni edifici di Monza dall’importante valore architettonico e culturale, attraverso delle targhe “interattive”. Gli edifici scelti sono le pietre miliari di una mappa virtuale dell’architettura moderna monzese".

Gli edifici selezionati

Il progetto Architetture Moderno Monza ha individuato 25 edifici, costruiti tra il 1922 e 1976, progettati da alcuni dei più importanti architetti dell’epoca: edificio residenziale La Balossa (arch. Angelo Mangiarotti - 1972), edificio industrialeElmag S.p.A. (arch. Angelo Mangiarotti - 1964), centro di controllo RAI (arch. Gio Ponti, Alberto Rosselli e Antonio Fornaroli – 1950/1954), edificio residenziale via Spreafico (arch. Gio Ponti, Alberto Rosselli e Antonio Fornaroli - 1961), Chiesa di San Biagio (arch. Luigi Caccia Dominioni – 1963/1968), Palazzo Oxford (arch. Luigi Caccia Dominioni - 1963), edificio residenziale via Cesare Battisti (arch. Luigi Caccia Dominioni - 1970), edificio residenziale via Albinoni (arch. Luigi Caccia Dominioni – 1963/1694), complesso Edilparco»(arch. Luigi Caccia Dominioni – 1964/1966), complesso parrocchiale Chiesa di San Giuseppe (arch. Justus Dahinden – 1972/1976), edificio residenziale largo Esterle (arch. Camillo Magni - 1963), edificio residenziale Le Grazie Vecchie (arch. Camillo Magni - 1963), edificio residenziale Grattacielo Domus (arch. Pino Galimberti - 1955), edificio residenziale via Liguria (arch. Drugman Fredi – 1959/1963), edificio residenziale via Toscana (arch. Drugman Fredi – 1957/1959), complesso parrocchiale San Pio X (arch. Gustavo e Vito Latis – 1971/1975), edificio residenziale via Passerini (arch. Piero Borradori - 1935), edificio industriale ICAR S.p.A. (arch. Piero Portaluppi - 1960), quartiere INA (arch. Vittorio Faglia, Mauro Terzaghi e Augusto Magnaghi – 1955/1955), edificio residenziale via Zanzi (arch. Vittorio Faglia - 1953), complesso scolastico scuola De Amicis (arch. Luigi Ricci – 1961/1964), complesso parrocchiale Chiesa di Cristo Re (arch. Luigi Ricci - 1966), complesso scolastico Preziosissimo Sangue (arch. Arturo Peverelli – 1964/1968), edificio residenziale largo XXV Aprile (arch. Luigi Bartesaghi - 1935), edificio industriale Cotonificio ex Fossati (arch. Piero Portaluppi - 1922).

Sassoli: "A Monza non solo la Villa Reale"

"Monza è famosa per numerosi monumenti - dichiara l'assessore alle Politiche del Territorio Martina Sassoli -. Penso alla Villa Reale o al Duomo, all’Arengario o a Santa Maria alle Grazie. Luoghi icona che sono entrati nell’immaginario collettivo. Ma la città è caratterizzata anche da edifici contemporanei, forse meno noti, ma di grande qualità architettonica e di valore culturale e storico. L’obiettivo è sensibilizzare i cittadini alla tutela e alla salvaguardia del proprio territorio perché siamo convinti che l’identità di una comunità nasce e si consolida anche intorno al tessuto urbano".

L'obiettivo è conoscere e salvaguardare il territorio

"Architetture Moderno Monza è nato con l'obiettivo di sensibilizzare la comunità a riconoscere e a valorizzare l'architettura moderna presente sul suolo monzese - dichiara Enrica Lavezzari presidente dell'Ordine degli Architetti di Monza e Brianza -. Si pone tra le proprie finalità quella di mettere a fuoco il tema del Paesaggio urbano, come risorsa finora non compiutamente valorizzata, per sensibilizzare ed educare i cittadini alla tutela e alla salvaguardia del proprio territorio".

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