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A Monza arriva il nuovo polo produttivo: che cosa chiede il comitato di quartiere

Sei le richieste all'azienda (attraverso l'amministrazione comunale)

Già al momento della presentazione ufficiale quel nuovo polo produttivo aveva sollevato parecchie perplessità. Malgrado l'annuncio di un intervento green e l'arrivo di 200 posti di lavoro (tra quelli diretti e quelli della rete dell'indotto) il Comitato di quartiere Sant'Albino non era pienamente d'accordo con il piano di intervento dell'azienda Elesa che a breve inizierà i lavori di realizzazione del polo produttivo in via Pompei. Il comitato di quartiere ha redatto un documento in 6 punti dove chiede all'amministrazione comunale alcune modifche nell'intervento a maggiore tutela del verde e dell'ambiente. Un documento che poi verrà presentato anche il 29 agosto in occasione della consulta di Sant'Albino. 

Il progetto dell'azienda

Previsto quasi 1 milione di euro (per l'esattezza 989 mila euro) per la compensazione ambientale: 270 mila saranno destinati alla piantumazione di alberi ed opere di compensazione nelle zone limitrofe, mentre la quota restante sarà parzialmente monetizzata, sempre con finalità ambientali, o impiegata per l’acquisizione di aree da cedere al comune. Il progetto prevede anche la realizzazione di una pista ciclopedonale (da realizzare in un corridoio verde da via Adda fino a via Walter Fontana verso il centro natatorio Pia Grande). Dal punto di vista della mobilità è prevista anche la congiunzione delle due vie ora a fondo cieco (via Fontana e via Pompei) con la realizzazione dei relativi sottoservizi. “È un intervento significativo - commentano il sindaco Paolo Pilotto e l’assessore al Governo del territorio Marco Lamperti - che ben si colloca in questo particolare periodo storico: pensiamo alle ricadute positive nel mercato dell’occupazione ma anche all’attenzione meticolosa all’inserimento paesaggistico ed ambientale. Riteniamo importante condividere i progetti urbanistici rilevanti con le consulte quale segno di partecipazione vera e di ascolto”.

Le richieste del comitato 

Al primo punto la richiesta che l'azienda realizzi la pista ciclopedonale secondo il tracciato previsto dal Biciplan del comune di Monza. La seconda richiesta  è che il tratto terminale della pista ciclopedonale che congiunge via Marco D'Agrate (estremità a nord del parco giochi) e via Adda (orti condivisi e all'aria agricola del quartiere) deve essere realizzato all'interno dell'area del piano attuativo, portando questa fascia ad almeno 10 metri non andando ad intaccare l'area sud che deve rimanere ad uso agricolo. Al terzo punto la richiesta che la strada di collegamento tra via Pompei e via Fontana venga realizzata più a nord perchè secondo il progetto potrebbe creare problemi di sicurezza soprattutto la sera. La quarta richiesta in merito alla monetizzazione a titolo di compensazione ambientale. Il comitato chiede che i fondi vengano utilizzati per trasformare definitivamente in area ad uso parco la zona fra via Marco D'Agrate e via Ferrucci. La quinta richiesta riguarda invece l'area verde tra il quartiere di Sant'Albino e il deposito della Net: che venga trasformato, anche quello, in zona parco. Infine al sesto punto il Comitato chiede che l'azienda piantumi alberi. Infatti i nuovi posti di lavoro comporteranno aumenti di pendolari che si muoveranno, molto probabilmente, in auto peggiorando la qualità dell'area del quartiere. 

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