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Epatiti infantili, Galli (Sacco): "Non si esclude nuovo virus"

La segnalazione di 2 piccoli pazienti con epatite a eziologia ignota è stata trasmessa dall'assessorato al Welfare di Regione Lombardia al Ministero della Salute

Sono 2 anche in Lombardia i casi di epatite infantile dall'origine non chiara. La segnalazione di 2 piccoli pazienti con epatite a eziologia ignota è stata trasmessa dall'assessorato al Welfare di Regione Lombardia al Ministero della Salute. Attualmente ricoverati in osservazione, i due bimbi non sono in pericolo di vita.

Una situazione, quella legate a questa tipologia di epatite, che il Ministero della Salute sta monitorando da tempo: una prima circolare era stata inviata alle Regioni il 15 aprile scorso, facendo scattare l’allerta anche a causa della casistica evidenziata in bambini in età prescolare segnalati in vari Paesi d’Europa (e in particolare nel Regno Unito) ha già fatto partire un’indagine epidemiologica. E anche il professor Massimo Galli, infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano, è intervenuto sull'argomento. "Non escludo la possibilità che si tratti di un nuovo virus. Ci aspettiamo possano emergere nuovi casi - ha detto l'infettivologo all'Ansa - trattandosi di bambini, se vi dovesse essere una trasmissione virale penserei a una di tipo orofecale. Sono da escludere legami con il Covid e con il vaccino"

L'epatite acuta pediatrica di natura sconosciuta che sta mettendo in allarme l'Europa è quindi arrivata anche in Italia. Oltre alle due segnalazioni lanciate dalla Lombardia, sarebbero una decina i casi nel nostro Paese. Un bambino di 3 anni, in particolare, ha sviluppato la patologia molto aggressiva e dopo un ricovero all'ospedale Meyer di Firenze è stato trasportato all'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, nel timore di doverlo sottoporre a un trapianto di fegato poi scongiurato. La malattia colpisce i bambini sotto i dieci anni e in tutto il mondo si sarebbero verificati circa una centinaio di casi, di cui una settantina in Gran Bretagna e 9 negli Usa. Ogni anno ci sono casi di epatiti la cui origine non è nota ma è la frequenza di queste segnalazioni che ha fatto scattare l'allerta. "Su quello che sta succedendo in Italia si sta indagando in maniera molto approfondita". A dirlo è il direttore per la prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza. "In Europa e in particolare nel Regno Unito sono arrivate diverse segnalazioni di casi di epatite acuta da causa non nota, soprattutto fra bambini sotto i 10 anni. A seguito di questa segnalazioni il Ministero della Salute già dal 14 aprile si è prontamente attivato per aggiornare e informare le regioni e per sollecitare a segnalare i casi sospetti che aderissero alla definizione fatta dall'Oms".

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