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Lombardia, giornalisti della giunta a rischio: contratti in scadenza e altri precari in arrivo

Il caso dell'agenzia stampa del Pirellone. L'associazione giornalisti: "Situazione kafkiana"

Fuori i precari, dentro altri precari. È a serio rischio il futuro lavorativo dei giornalisti di Lombardia Notizie, l'agenzia di stampa della giunta del Pirellone. Stando a quanto denunciato dalla Alg, l'associazione lombarda dei giornalisti, infatti, "nell’arco dei prossimi mesi verranno a scadenza 5 contratti di lavoro e la Regione, invece di puntare alla loro stabilizzazione, lancia un nuovo bando di selezione - per altro discutibile nella sua configurazione - per altri 5 contratti a termine".

“Siamo di fronte a una situazione kafkiana”, il j'accuse dell'associazione di categoria. “Dopo il lunghissimo bando di selezione, durato quasi 3 anni, che ha dato temporaneamente lavoro ai giornalisti che oggi torneranno disoccupati, la regione propone una selezione per nuove assunzioni precarie. Una decisione che, di fatto, non va nella direzione di risolvere l’annoso problema della copertura organizzativa di una delle agenzie di informazioni pubbliche più importanti del Paese”.

“Dopo la giunta Maroni, anche la giunta Fontana si distingue così per la scarsa attenzione verso Lombardia Notizie e verso i suoi giornalisti”, il duro commento del presidente della Alg, Paolo Perucchini. "Per il sindacato - si legge in una nota - quello che stona è il disinteresse dell’ente al destino di chi fino ad oggi ha contribuito a rafforzare e migliorare il ruolo dell’agenzia di stampa. Per altro in un periodo caratterizzato dall’impegno messo in campo dai giornalisti della redazione nel raccontare la pandemia Covid".

“Non c’è lungimiranza - hanno sottolineato dall'associazione - da parte di regione nella gestione di Lombardia Notizie e dei suoi giornalisti. Non si pensa alla valorizzazione delle risorse umane, alle stabilizzazioni e all’efficienza della redazione: si preferisce percorrere sempre la scelta più comoda per l’ente. Da mesi come sindacato dei giornalisti chiediamo un confronto aperto su questi temi con la regione e il suo presidente, ma fino ad oggi Palazzo Lombardia ha sempre procrastinato il confronto”.

"La selezione appena bandita per i nuovi giornalisti precari non solo appare discutibile per la sua ampia indeterminatezza e per la totale discrezionalità che l’ente si è riservato sulla stessa validità della selezione, ma – ha evidenziato Perucchini - suona quasi come scelta politica beffarda. Anche perché, tra l'altro, pochi giorni dopo quel bando per lavoro precario, regione Lombardia ha sottoscritto con Anci e l’ordine dei giornalisti una convenzione finalizzata alla riqualificazione e al reinserimento al lavoro dei giornalisti nella pubblica amministrazione, in politica e nella sanità. Una convenzione - hanno concluso da Alg - sbandierata come progetto pilota per superare la precarietà”.

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