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Il paziente oncologico non verrà più lasciato solo: ecco la novità in Brianza

Attivito il progetto di presa in carico e continuità assistenziale: ecco in che cosa consiste

Prima la diagnosi di tumore che arriva come un doccia fredda. Poi (in molti casi) l'intervento o l'avvio delle terapie. Ma quello che spesso crea profonda preoccupazione nel malato e nei suoi familiare è la fase di dimissione quando si ritorna alla vita normale. Ma con cure e controlli da effettuare. Un sentimento, spesso di solitudine, con esami da prenotare e il rimbalzo da un ambulatorio all'altro, con esami e controlli che non si riescono ad effettuare nei tempi indicati dallo specialista.

Ma in Brianza non sarà più così. Ad annunciarlo la vice presidente della regione Lombardia Letizia Moratti che nella giornata di mercoledì 31 agosto è stata in visita all'ospedale San Gerardo di Monza dove ha annunciato l'avvio del nuovo progetto di presa in carico e continuità delle cure del paziente oncologico. Il progetto, promosso dal Pirellone, viene coordinato sul territorio da Ats Brianza. Nell'iniziativa sono coinvolti l'ospedale San Gerardo di Monza, il Policlinico di Monza e il Mangioni Hospital di Lecco. È stata ultimata l’attivazione della presa in carico totale del paziente con il tumore alla mammella ed entro la fine del 2022 verrà completata anche quella per i pazienti con altre forme di tumore (intestino, utero, polmone…). Entro cinque anni è prevista la presa in carico di oltre 8.000 malati. Per raggiungere l’obiettivo sono coinvolte oltre 300 unità di personale tra medici, sanitari, tecnici, amministrativi. I pazienti operati troveranno nella lettera di dimissione e ad ogni successivo controllo, prescrizione e prenotazione delle prestazioni diagnostiche e delle visite di follow-up nello stesso ospedale in cui sono stati operati.

“In Lombardia - spiega Letizia Moratti - ci sono oltre 75.000 pazienti ogni anno operati per un tumore. Per questo, appena la pandemia covid lo ha permesso, l’impegno chiesto alle strutture è andato nella direzione di aumentare la performance ospedaliera sul rispetto dei tempi massimi di attesa per gli interventi chirurgici oncologici. Si è passati dal 60% di fine 2020 all’80% di oggi. L'ospedale San Gerardo è passato dal 62% al 95%. Con il progetto di presa in carico totale del paziente l'ospedale provvederà a ‘bloccare’ le relative date di esami e controlli. Il tutto senza scaricare sul paziente o sulla sua famiglia estenuanti ricerche per riuscire a effettuare esami nei tempi indicati”. Tutte le prestazioni relative al percorso post operatorio saranno pertanto proposte automaticamente dall’ospedale. Rispettando i tempi previsti dal protocollo clinico applicato e informando il medico di famiglia.

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