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Il pronto soccorso brianzolo autism friendly

Un progetto innovativo quello avviato dall'ospedale, utile anche per gli stranieri e per le persone con difficoltà comunicativa

L'accesso al pronto soccorso è già di per se un momemto traumatico. Poi, quando il paziente è una persona con difficoltà comunicativa (temporanea o permanente) oppure straniero, l'esperienza può anche diventare traumatica. 

Lo sanno bene soprattutto i genitori dei bambini e ragazzi autistici, ma anche di quelli con altre forme di disabilità che rendono difficile la comunicazione verbale. Ma adesso questo non sarà più un ostacolo per chi si rivolge al pronto soccorso dell'ospedale di Vimercate. Nel nosocomio, infatti, è stato avviato un progetto pilota di comunicazione aumentativa: gli operatori, sia in fase di triage sia nel corso dell’attività di osservazione, in caso di necessità, possono avvalersi di strumenti e supporti, realizzati ad hoc, di comunicazione aumentativa. Hanno a disposizione, cioè, tavole che riproducono immagini grafiche, immediatamente riconoscibili, e un termine che identifica e ne esplica il significato, con le quali interloquire con il paziente in difficoltà. Quello di Vimercate è, insieme al pronto soccorso dell'ospedale di Lodi, uno dei primi ad avere avviato questo progetto in Lombardia. Un progetto nato da un tavolo di lavoro creato da Anci Lombardia Salute e coordinato da Sara Borali. Le tavole utilizzate per la comunicazione sono in italiano, inglese ed ucraino. 

“Questi supporti vengono utilizzati nella relazione con pazienti che hanno un deficit comunicativo, per disabilità o patologia innata o acquisita: - spiega Mirco Pirola, coordinatore del pronto soccorso dell'ospedale di Vimercate -. Per esempio una malattia di decadimento cognitivo o una paralisi cerebrale infantile, una sclerosi multipla, un ictus o un trauma cranico. Ma anche con pazienti che soffrono di autismo, che hanno subito un forte stress emotivo o che hanno una scarsa conoscenza della lingua italiana”.

Le tavole iconografiche prodotte per il triage riproducono il percorso che il paziente fa in pronto soccorso e sono suddivise in sezioni: il motivo dell'accesso, uno dedicato alla traumatologia. uno alla gravidanza, e uno al tipo di dolore. Una sezione poi sulle discipline internistiche e una a che tipo di percorso il paziente dovrà intraprendere a seconda del colore assegnato al triage, e quindi della gravità della sua situazione. Poi ci sono tavole dedicate al momento dell'osservazione breve, quando bisogna sottoporsi ad accertamenti, interpretazione degli esami, terapie che potrebbero essere prescritte e somministrate ed infine alla dimissione del paziente.

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