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Finisce in tv l'ingegnere monzese con la passione per l'arte e la filosofia

Giuseppe Locati, classe 1939, recordman di brevetti, ma anche artista che ha esposto in tutto il mondo

L'ingegnere Giuseppe Locati protagonista in tv. Il noto imprenditore - ma anche filosofo, artista e scrittore - ha aperto le porte della sua casa monzese alle telecamere della Rai, protagonista di "Tutto il bello che c'è", contenitore del Tg2.

Un servizio che ha riportato nuovamente Monza al centro delle cronache nazionali con l'intensa vita del grande ingegnere monzese che è cresciuto a pane, numeri, pennelli e riflessioni. Locati, classe 1939, ha ripercorso i momenti più importanti della sua vita. Quando, appena ragazzino, amava dipingere. Almeno due quadri al giorno. Una passione per l'arte che non si è mai fermata ma che, tutt'altro, si è evoluta e ha visto il monzese esporre le sue opere in tutto il mondo (da New York, a Tokyo, a Londra). Annunciando, con orgoglio, il prossimo appuntamento espositivo a Milano nella Chiesa delle Grazie. 

Ma a quella vena artistica si affianca da sempre quella razionale e matematica che lo ha portato a diventare ingegnere e a far fare il salto di qualità all'azienda di famiglia fondata dal padre nel 1925. Un talento innato che lo ha visto "papà" di tante invenzioni, poi brevettate: le porte basculanti, alcune cancellate e tipi di impalcature e poi quello sci a km lanciato, fino al più recente - nel 2015 - per un nuovo materiale per l’isolamento termico e acustico e due anni dopo lo ha visto aprire una nuova azienda per la produzione di pannelli termoacustici.

Un imprenditore instancabile innamorato del suo lavoro e della vita, autore anche di diversi testi filosiofici dove filosofia, scienza e fede si intrecciano. Che ancora una volta ha portato alto il nome di Monza in tutta Italia. 

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