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Sanità ed eccellenze

L'intervento da record: asportato un tumore di 8 kg da una donna di 55 anni

Ad eseguirlo l'équipe guidata dal professor Stefano Olmi che ha lavorato a lungo anche all'ospedale San Gerardo di Monza

Un intervento per rimuovere un tumore di quasi 8 kg senza bisogno di trasfusioni, una degenza di 4 giorni e poi le dimissioni. Un intervento che ha dell’eccezionale quello eseguito nei giorni scorsi al Policlinico San Marco di Zingonia (Bergamo). A dirigere l’èquipe della Gruppo San Donato il professor Stefano Olmi, direttore dell’Unità di Chirurgia generale e oncologica. Olmi - un lungo e prestigioso curriculum alle spalle - tra il 2001 ed il 2008 ha lavorato anche all’ospedale San Gerardo di Monza all'Unità Operativa di Chirurgia Generale II Laparoscopica e Mini-invasiva .

La massa tumorale, della grandezza di 50 centimetri per 25 centimetri, occupava totalmente l’addome della donna, schiacciando lo stomaco, i reni, il fegato e la vescica, oltre ai vasi sanguigni principali. I primi sintomi nel 2020 quando la donna ha notato una protuberanza al centro dello stomaco. Ma non le aveva dato importanza, pensando che si trattasse di un rigonfiamento dovuto alla perdita di tanti chili. La donna, infatti, si era sottoposta a una dieta molto drastica. Successivamente, però, ha notato una nuova protuberanza sul lato destro, e contemporaneamente anche tensione, dolore addominale, reflusso gastroesofageo e incontinenza urinaria. Gli accertamenti diagnostici hanno rilevato la presenza di un liposarcoma addominale di grandi dimensioni e l’unica soluzione possibile per era l’intervento chirurgico che, per le caratteristiche del tumore, presenta un rischio operatorio molto alto.

Dopo un’attenta valutazione e considerata anche l’eccezionalità della sua condizione, l’équipe del professor Olmi ha deciso di sottoporre la paziente ad intervento per evitare che la massa potesse  compromettere gli organi vitali e l’aorta. “Si tratta di un tumore che raramente dà origine a metastasi, ma che comporta una crescita locale che può compromettere il corretto funzionamento degli organi vicini, costantemente sottoposti a compressione da parte della massa stessa -  sottolinea il professor Stefano Olmi -. Abbiamo provveduto tempestivamente ad operare la donna, in modo da ripristinare quanto prima le normali funzioni fisiologiche. Attraverso un’incisione addominale siamo riusciti ad asportare completamente la massa, senza dover ricorrere a trasfusioni. Si è trattato di un intervento molto delicato, durato circa due ore, reso possibile grazie ad un grande lavoro di squadra che ha visto coinvolta l’intera équipe chirurgica, anestesiologica e infermieristica che, come sempre, ha dimostrato elevata professionalità e competenza”. 

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