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L'ospedale San Gerardo diventa Irccs: ormai é (quasi) fatta

Nuovo passo in avanti nella trasformazione del nosocomio cittadino in Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico

La sanità brianzola ai vertici nazionali nella cura delle patologie infantili. Ora a riconoscerlo anche la sanità nazionale con la trasformazione dell'Asst Monza in Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs). 

Giovedì 30 dicembre la Giunta regionale, su proposta della vicepresidente ed assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha approvato la delibera con cui, nel prendere atto dell'avvio della Commissione ministeriale di esperti, approva la richiesta di riconoscimento nella branca specialistica di pediatria dell'ospedale San Gerardo di Monza. 

"L'esperienza maturata nel corso degli ultimi anni, attraverso la collaborazione tra il San Gerardo e la Fondazione Monza e Brianza per il bambino e la sua mamma trova definitivamente sviluppo nel nuovo Irccs a vocazione pediatrica che opererà per tutta la tutta la regione Lombardia - spiega la vicepresidente Moratti - . Un nuovo Irccs lombardo, pubblico, dopo 40 anni rappresenta un risultato di grande prestigio per la sanità pubblica regionale, per la Brianza che vede premiata una eccellenza, e per il Paese".

Adesso si attende l'ultimo passaggio a Roma, per mettere nero su bianco le caratteristiche del primo Irccs brianzolo. 

Il nuovo Irccs brianzolo si occuperà di ricerca e studio dei meccanismi biomolecolari e di sviluppo di terapie innovative in ambito preclinico e clinico delle malattie genetiche, sia all’esordio in età pediatrica che nell’adulto. Nel progetto saranno coinvolti, oltre al nosocomio monzese, anche la Fondazione Monza e Brianza per il bambino e la sua mamma, e la Fondazione Tettamanti. La nuova "specialità" del futuro Irccs monzese è da tempo, però, una specialità e un'eccellenza del nosocomio cittadino: tanti i pazienti dall'Italia e dall'estero che si rivolgono agli specialisti monzesi per la cura di malformazioni cranio facciali su base genetica, malattie ematologiche rare e disturbi del fegato, malattie metaboliche congenite e anche disfunzioni polmonari rare, renali, reumatologiche e oncologiche, sia dell’adulto che del bambino.

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