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Julia Elle, i bambini sui social e le bugie (sui libri): una triste storia brianzola

Arriverà finalmente una Legge per tutelare i minori sui social (anche dagli stessi genitori)?

Questa storia è tutta brianzola perché i suoi protaginisti vivono o lavorano qui, tra Seregno e la Brianza Comasca. In realtà la vicenda, che sta facendo parlare molto, ha una dimensione che va al di là di quella geografica: è una questione che sta invadendo Instagram, i social e il web. Quel mondo che per qualcuno vale più di quello reale. Ma riavvolgiamo il nastro e ripercorriamo la vicenda dove al centro ci sono due bellissimi bambini. Julia Elle, conosciuta al grande pubblico come Disperatamentemamma è finita nel mezzo di una vera bufera social che potrebbe anche compromettere la sua carriera. Questo soprattutto perché Julia è diventata famosa proprio grazie ai suoi video con i figli e ai libri (autobiografici) che parlano di come sia stato difficile (inizialmente) essere una madre single per Chloe e Chris e dove vengono dispensati consigli alle altre mamme e a tutte le donne. 650mila follower su Instagram, oltre un milione su Facebook, 5 libri spesso in testa alla classifiche di vendita.

Poi un giorno, come un fulmine a ciel sereno, il castello crolla: a parlare dopo anni di silenzio è Paolo Paone, collaboratore seregnese di Francesco Facchinetti ex di Giulia e padre dei suoi primi due figli, che racconta tutta un’altra versione dei fatti. Soprattutto l’uomo sostiene di non essere il padre biologico del secondogenito, Chris. Paolo sarebbe il padre biologico solo di Chloe la primogenita che ora ha 8 anni. Chris è nato da un' altra relazione e infine c'è la piccola Chiara che la Elle ha avuto con Riccardo, l'uomo che è diventato anche suo marito e con cui vive in una bella villa in Brianza. 

La versione di Paolo 

Paolo Paone, produttore musicale e digitale, ha raccontato su Instagram la sua storia, rivelando - a sorpresa - di non essere il padre di Chris e di avere assecondato la 34enne nel suo racconto mediatico: “Non ho mai fatto proclami sui social ma, oggi, in considerazione del fatto che alcuni aspetti della mia vita privata hanno assunto connotati pubblici, mi vedo costretto a questa dichiarazione così da fare chiarezza e sciogliere alcuni spiacevoli equivoci che mi vedono, mio malgrado, coinvolto. Scelgo, pertanto, di rispondere, pubblicamente, una volta per tutte, agli interrogativi che mi vengono continuamente posti circa il fatto che io sarei/sarei stato un padre manchevole nei confronti del mio secondogenito. Purtroppo, per quanto io possa infinitamente amare Chris, non mi viene permesso di vantare alcun diritto nei suoi confronti poiché non sono il suo padre biologico”. A stretto giro è arrivato anche il supporto di Francesco Facchinetti, che ben conosce la storia di Julia Elle e l’ex compagno: “Paolo è un uomo, un padre che vuole e deve essere tutelato. Paolo è un bravo papà che si è preso responsabilità che poteva anche non prendere È arrivato il momento di raccontare la verità e di fare in modo che Paolo possa continuare a fare la cosa che ama e ha scelto di fare: il padre”, ha scritto Facchinetti su Instagram in difesa del collaboratore.

La risposta (poi cancellata) di Julia

Julia Elle è intervenuta prontamente sui social a fare chiarezza e ha rispedito le accuse al mittente, incolpando Paone di violenze e soprusi: “Volevo tutelare i miei figli, ma a questo punto devo dire la verità. Quello che ho raccontato nei miei libri è una versione che non voleva mettere nelle mani di chiunque la complessità e le fatiche che la storia di Chloe e Chris porta con sé. Il padre di Chloe è sempre stato violento e ci ha fatto vivere un inferno, finché non siamo riuscite a scappare”. L’influencer ha parlato di insulti, urla e addirittura minacce di morte e proprio dopo un episodio al limite si sarebbe decisa a lasciare l’uomo rivolgendosi ad un centro anti-violenza: “Mi ha puntato un coltello da cucina alla gola e guardando Chloe ho capito che se lo avesse fatto davvero non avrei più potuto difenderla”. 

Il contenuto dei libri pare sia stato concordato con lo stesso Paone: “Sapeva che la versione dei libri era all'acqua di rose e a lui andava bene, l'avevamo concordata. Per lui era assicurarsi che la verità non venisse mai fuori, per me era tutelare Chloe”. Del tutto diversa invece la storia del piccolo Chris. “È nato da un altro uomo che ha scelto di non essere padre. I bambini conoscono la loro storia, Riccardo, i miei amici e la mia famiglia conoscono tutto”. A riprova delle sue parole l’influencer ha pubblicato alcuni messaggi su WhatsApp con l’ex compagno Paolo nei quali l'uomo usa parole durissime e violente. I video con queste risposte sono stati cancellati dopo poche ore. 

Chris e Chloe: le vere vittime sono i bambini

Saranno i tribunali o le opportune sedi a stabilire torti e ragioni. Ma il tribunale di Instagram ha già cominciato a macinare commenti, insulti, cattiverie. Da un lato ci sono i follower di Julia Elle che si sentono presi in giro da anni, perché la narrazione che l'influencer ha fatto della sua vita non corrispondeva alla realtà. Molte mamme che non si sentivano adeguate difronte a tanta perfezione reclamano la loro "giustizia". Ci sono poi coloro che, nonostante Julia abbia in qualche modo mentito, almeno nei suoi libri, ritengono da parte di Paolo inaccettabile l'aver dichiarato usando Instagram di non essere il padre di Chris. Tanta gente però lo difende. Non si sa come mai sia scoppiato tutto questo solo adesso, dopo tanti anni dove la versione a dire della Elle "concordata" andava bene a tutti. Restano due bimbi, dal viso dolcissimo, la cui vita complessa e a volte dolorosa è stata resa nota ovunque sul web. In realtà da sempre Chris e Chloe vivono sui social, ci sono cresciuti a suon di video divertenti, scenette e sponsorizzazioni. È lecito domandarsi se non sia giunto il momento di mettere un freno o almeno una Legge chiara, per l'utilizzo dei minori, anche da parte dei genitori, sui social. Ricordandosi che i social sono pur sempre una rappresentazione e mai la realtà. 

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