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Allarme siccità, la Lombardia boccheggia: "Ci resta acqua per 10 giorni"

L' assessore all'Agricoltura della Lombardia, Fabio Rolfi: "Non c’è quasi più acqua"

Prima il Veneto, poi il Piemonte e la Lombardia si sono mossi per chiedere aiuto al governo in merito alla siccità che sta devastando l'Italia intera. La situazione è critica anche al Centro e al Sud: l'intera penisola boccheggia con temperature infernali e terra bruciata. 

Come riportato su Rainews, mercoledì sarà il primo giorno utile per fare una riunione tra tutti i governatori delle Regioni e decidere le richieste da fare al governo in termini di aiuti per fronteggiare questa situazione climatica che sta mettendo in ginocchio il Belpaese. 

"La situazione più grave riguarda la pianura risicola, tra la provincia di Pavia e quella di Lodi – spiega Legambiente Lombardia –. Non va meglio sui rilievi appenninici dell’Oltrepò, dove i torrenti sono in secca e in diversi centri della Valle Staffora si sta iniziando a razionare la fornitura idrica. Ma ciò che è più grave è la assenza di rifornimento dai bacini alpini, che in questo periodo dovrebbero beneficiare ancora delle acque del disgelo: la neve quest’anno è invece da tempo scomparsa anche alle quote più alte, e con il caldo che spinge lo zero termico ad altitudini superiori ai 4000 metri, ciò che sta fondendo, con un anticipo di un mese e mezzo, sono le nevi e i ghiacci ormai non più ‘perenni’. In ogni caso si tratta di apporti largamente insufficienti a far fronte alla sete dei campi".

Sul tema è intervenuto anche l’assessore regionale all'Agricoltura della Lombardia, Fabio Rolfi: "Non c’è quasi più acqua. D’accordo con Enel, A2A, Edison dagli invasi idroelettrici alpini verranno rilasciati a valle per le necessità dell’agricoltura, 5 milioni di metri cubi nei prossimi 10 giorni. Poi è finita", ha dichiarato al Corsera.

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