Come dire addio al proprio cane: la lettera di Barbara Zizza (Leidaa)
Una lettera carica di sentimenti, ricordando l'importanza di continuare ad amare e accudire il proprio amico a quattro zampe anche quando l'età avanza e il cane si ammala
"Ho impiegato alcuni giorni a scrivere queste parole perché il dolore è ancora così presente in me che mi sta attanagliando il cuore avvolgendomi così forte da rendermi assopita alla vita. Amavo profondamente Grace e non mi vergogno a dirlo. Lei non era solo un cane. Era il mio cane. Compagna di vita per 10 anni". Così inizia la lettera che Barbara Zizza - referente locale della Leidaa (Lega italiana difesa ambiente e animali) e del Movimento animalista di Monza e Brianza - ha inviato alla redazione di MonzaToday a pochi giorni dalla morte di Grace, il suo meraviglioso esemplare di di bovaro del bernese.
"Un cane amato, ma non trattato come una persona"
Una lettera nella quale Barbara Zizza, non solo mette a nudo i sentimenti che prova per la sua Grace, ma anche la difficoltà a dirle addio, e a farla "addormentare" in modo dignitoso e circondata da quell'affetto che l'ha accompagnata per tutta la vita. "Il 26 gennaio ho perso Grace ed è come se avessi perso una 'figlia' - prosegue -. Non è mai stata trattata come una persona perché bisogna aver ben presente che loro sono animali e come tali vanno accuditi e rispettati garantendo il benessere etologico di specie; ma l'amore non si può misurare e nessuno può dirci dove indirizzarlo. Amavo il mio cane perché so che è corretto che sia così. Era un componente della famiglia ed era la parte migliore di me. Da due anni stavamo lottando contro una massa di 9 cm alla milza, ma quando un mese e mezzo fa le hanno diagnosticato un osteosarcoma il mondo mi è crollato addosso e ho capito che dovevo prepararmi a dirle addio, e che per noi il tempo insieme stava per finire".
"Un cane è parte della nostra vita"
Un dolore ben noto a chi ha già perso il proprio animale. Difficile prepararsi a dirsi addio. "Come ci si prepara a dire addio a chi si ama profondamente?
Grace non era solo un cane - prosegue Zizza -. Grace sono 10 anni di vita, di lunghe passeggiate insieme, di silenzi colmi di amore, di sguardi persi nell'infinito, di abbracci mancati e di amori perduti di dolori consolati dalla sua presenza e gioie vissute , da quel sentimento fatto di complicità. Grace era una parte di me, di tutti i tramonti visti insieme, era il bello e il buono della mia anima. Non ci sono risposte a questa domanda. Non si è mai pronti e prendere la decisione di far addormentare il.proprio amico a quattro zampe per non vederlo più soffrire; è la decisione più difficile che ci sia perché egoisticamente vorresti sempre più tempo ma la vita insegna che dobbiamo saper anche dire addio".
"Accompagnarla alla morte con un'ultima carezza"
Barbara Zizza ha fatto addormentare Grace a casa. "Ringrazio i veterinari che l'hanno seguita nel corso della sua malattia. Professionisti dal grande cuore e dalla grande sensibilità - prosegue -. Ringrazio chi è venuta a prenderla, per la delicatezza e il tatto dimostrato nei suoi e nei miei confronti. Non sono arrivati con freddi sacchi neri, ma con un carellino e una soffice coperta azzurra. Piccole accortezze che in momenti così dolorosi hanno il potere di consolare un pochino il cuore . In un momento così delicato e triste sapere di aver affidato Grace per il suo ultimo viaggio nelle mani di persone gentili mi ha rincuorato e reso un pochino meno doloroso il distacco da lei. Otto famiglie su dieci possiedono un animale domestico. Amici a quattro zampe che fanno parte delle famiglie italiane. Credo che in molti possano comprendere il dolore che ho da poco vissuto e il far sapere che esistono persone dedite al proprio lavoro mettendoci anima e corpo mi è sembrato doveroso. Amare un animale significa anche questo . Accompagnarlo senza dolore sul ponte dell'arcobaleno con un ultima carezza".