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Il Comune brianzolo che adotta un cucciolo di futuro cane guida da donare ai non vedenti

L'iniziativa del Comune di Limbiate. Un progetto al quale possono partecipare anche i cittadini (non solo limbiatesi)

Per chi non vede sono i suoi occhi, la sua guida, il suo compagno fedele che gli garantisce di muoversi in totale autonomia. Preziosi occhi a "quattro zampe" che, però, necessitano di un percoso di formazione che prevede tempo e costi. Il Comune di Limbiate anche quest'anno ha deciso di aiutare le persone non vedenti che si rivolgono al Servizio cani guida del Lions Club che si trova proprio nel comune brianzolo. L'amministrazione ha rinnovato la collaborazione per il progetto "Due occhi per chi non vede" con un contributo che coprirà parte delle spese necessarie per la prima fase di crescita, che proseguirà con l’addestramento e la consegna a coloro che ne hanno fatto richiesta.

Ogni anno vengono consegnati 50 cuccioli

Ogni anno il centro limbiatese consegna in comodato gratuito 50 cani addestrati. "Sono 2.240 i cani che dall’inizio di questa avventura cominciata nel 1959 - avviata a Milano dall’ingegner Maurizio Galimberti, rimasto cieco durante un gravissimo incidente di volo e che aveva preso un cane guida addestrato in Germania – sono stati consegnati a persone non vedenti in tutta Italia. Ma purtroppo sono  ancora 130 le persone non vedenti attualmente in attesa di riceverne uno", spiegava Giovanni Fossati presidente del Servizio cani guida Lions di Limbiate in occasione della giornata del cane guida, il 16 ottobre. 

"Non diamo cani, ma regaliamo autonomia"

“Ogni volta che consegniamo un cane guida è una grandissima emozione - raccontava Fossati  -. Non è semplicemente restituire la vista, ma come molti ci raccontano è restituire la vita”. Il cane guida diventa perciò amico fedele e inseparabile della persona non vedente: la segue e la accompagna ovunque. “Molti ci raccontano che i colleghi, sul luogo di lavoro, non considerano il cane guida un semplice animale, ma un collega a tutti gli effetti”, aggiunge Fossati. Non a caso è la stessa Legislazione che garantisce al cane guida molti diritti quali l’accesso a tutti gli esercizi pubblici; l’esonero dell’obbligo di portare la museruola (a meno che non sia richiesto in una data situazione); l’esonero del proprietario di avere paletta e sacchetto per la raccolta delle deiezioni. Il cane guida sale gratis sui mezzi pubblici, può accompagnare la persona non vedente anche su traghetti e aerei sia in Italia sia all’estero; può viaggiare sul sedile posteriore insieme lla persona cieca senza incappare in sanzioni.

L'addestramento dura sette mesi

Ma prima di essere consegnato al suo nuovo compagno di vita c’è un lungo e impegnativo percorso di addestramento che avviene proprio a Limbiate. È lì che c’è l’allevamento con cinque sale parto, dove lavorano 16 professionisti, dove sono stati realizzati quattro mini appartamenti dove la persona non vedente e il suo accompagnatore soggiornano prima di ritornare a casa con il cane guida, per apprendere i comandi e conoscere da vicino quello che diventerà gli occhi dell’uomo o della donna con disabilità visiva. “All’inizio venivano addestrati solo pastori tedeschi - prosegue Fossati -. Adesso la maggior parte sono labrador e golden retriever che si sono dimostrati ottime guide per i ciechi”. All’età di tre mesi i cuccioli vengono affidati a famiglie selezionate, chiamate Puppy Walker, che li allevano per il primo anno di vita. Poi parte l’addestramento che dura circa sette mesi, fino alla fase finale quando il cane viene affiancato al non vedente, imparando a vivere in perfetta simbiosi con lui.

Per conoscere e sostenere il progetto consultare il sito www.caniguidalions.it

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