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Salute

Ecco come la Lombardia vuole prevenire le (future) epidemie

In regione nasce la prima agenzia italiana per la prevenzione delle malattie infettive

Studiare e, nel caso, agire in anticipo. Regione Lombardia istituisce la prima agenzia italiana per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive: un nuovo ente pubblico - che avrà la sua sede fisica all'ospedale Sacco - specializzato nella ricerca, nello studio e nella preparazione del sistema sanitario per affrontare al meglio nuove possibili epidemie, pandemie o emergenze sanitarie. 

"È un progetto di grandissima rilevanza - ha detto il governatore Attilio Fontana presentando l'iniziativa - in quanto è la prima istituita nel nostro Paese. La sua importanza e strategicità è emersa ancora di più dopo la pandemia e quindi sono ancora più felice del risultato raggiunto e che ha anche già avuto anche il 'via libera' del governo come progetto bandiera e per il quale la regione Lombardia ha già stanziato 85 milioni di euro. È una struttura che va a rafforzare quella grande prevalenza che la Lombardia ha nelle scienze della vita ed è un ulteriore stimolo per ricercatori, virologi e immunologi. Coinvolge tutte le branche che hanno a che fare con le malattie infettive ed è un'ulteriore testimonianza dell'attenzione che riserviamo al tema della sanità e alla prevenzione nuove epidemie".

"Sarà operativa dall'1 ottobre - ha spiegato la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti - e potrà contare inizialmente su uno staff di 20 persone. Un'agenzia nazionale che si candida a essere una delle agenzie che collaboreranno in Europa alla definizione delle politiche per fronteggiare il tema delle malattie infettive. Tra i suoi compiti vi sarà infatti anche quello di collaborare con Hera che metterà in rete le agenzie dei paesi europei. La Lombardia - ha aggiunto - è leader in Italia nelle life sciences: un primato che, in questo modo, sarà ulteriormente rafforzato. Nella legge di potenziamento della sanità lombarda abbiamo destinato 85 milioni di euro per i prossimi anni".

Tra i compiti principali dell'agenzia, hanno chiarito dal Pirellone in una nota, "la preparazione ad eventuali emergenze sanitarie epidemiche e relativa attività di formazione alle strutture, ricerca e monitoraggio nel campo della prevenzione, della diagnosi e della cura derivanti dalla diffusione di microorganismi. Ed ancora, ricerca di nuove strategie terapeutiche, buon utilizzo dei farmaci antibiotici e contrasto all'antibiotico-resistenza, ricerca e sviluppo di nuovi vaccini e, tra gli altri, attività di ricerca coerentemente con il programma di ricerca sanitaria nazionale e con gli atti di programmazione regionale in materia".

Il neonato ente "farà ricerca in ambito virologico, immunologico e clinico. Dovrà quindi elaborare strumenti innovativi, garantire omogeneità degli strumenti It di raccolta dati, elaborare e analizzare dati epidemiologici e sviluppare modelli matematici per il controllo e la gestione dell'andamento delle malattie infettive. Dovrà poi elaborare sistemi di alert epidemiologici, linee guida, protocolli e strategie di preparedness, compresa la formulazione di nuovi standard per la generazione e raccolta dati e digitalizzazione dei servizi". 
 
L'agenzia sarà composta dal consiglio di amministrazione - 5 componenti di cui 3 designati dalla regione e 1 ciascuno dal ministero della salute e dal ministero dell'università e della ricerca -, dal direttore generale, dal direttore scientifico e dal collegio sindacale.

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