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La storia di Marco: dalla Brianza a Pescara da solo a piedi alla ricerca di se stesso

Il 14 marzo la partenza da Lissone con l'obiettivo di ricominciare proprio a passo lento

Mentre in questi giorni la Brianza (ma non solo) è in frenesia tra raccolte di aiuti per l'Ucraina, accoglienza dei profughi, viaggi al confine per salvare bambini, donne e anziani c'è chi ha deciso che è arrivato il momento di ritrovare se stesso. Di staccarsi un attimo dal mondo: giusto il tempo di percorrere a piedi circa 600 km, da Lissone a Pescara. Un viaggio in solitaria per liberare la mente e lo spirito, e per imparare a guardare il mondo con occhi diversi. 

Questa la storia di Marco Minardi, 36 anni, lissonese che lunedì 14 marzo partirà per un viaggio di 19 giorni a piedi e da solo. Destinazione Pescara, quel luogo del cuore dove il brianzolo si era trasferito per amore nel 2010. Una storia senza lieto fine, una città nella quale Marco non è più tornato. Poi la pandemia, la perdita del posto di lavoro (per anni manager in grandi aziende) e un terremoto di emozioni che hanno sconvolto la sua vita. Fino a decidere che fosse giunto il momento di ritrovarsi. Prima attraverso la pubblicazione del suo libro intitolato "Bolle di sapone", adesso con un viaggio. 

Marco Minardi

Marco Minardi-2

"Un modo per ricominciare"

"È un viaggio che da tempo volevo fare - racconta -. Un modo per dare il via a qualcosa di nuovo. Dopo lo sconforto per questi due ultimi anni e soprattutto dopo la perdita del posto di lavoro, è arrivato il momento di ricominciare. Un modo anche per spronare le persone che stanno attraversando un momento di difficoltà a non arrendersi, ma a rimettersi in gioco".  Marco ha pianificato tutto nei minimi dettagli. Lunedì, dopo la colazione, zaino in spalla e partenza per questo importante viaggio verso quella Pescara che lui considera la città della "primavera" della sua vita. Un viaggio lungo 19 tappe, percorse esclusivamente a piedi per un totale di 620 km. Prima tappa a Melzo. 

"Vivere la vita con calma"

"Ho già pianificato le soste, gli ostelli dove soggiornare - prosegue -. Da due anni mi sto allenando. A camminare per circa 40 km al giorno imparando ad assaporare tutto quello che mi circonda e che spesso non siamo in grado di vedere. Entrare con calma in una bottega lungo una strada trafficata e sentire il profumo del pane, ascoltare i discorsi degli anziani seduti al tavolino fuori da un bar, fermarsi ad ammirare un tramonto, un monumento, uno sguardo". Il tutto condividendolo comunque sui social, con la speranza che altre persone trovino la forza di reagire. Anche perchè questa viaggio in solitaria sarà la base per creare un nuovo "lavoro": la nascita di una start up di turismo lento. "Durante il viaggio farò tappa in tante belle città, tutte da scoprire - ci anticipa -. Cremona, Modena, Rimini ma quest'ultima non come la città romagnola del turismo come siamo abituati a vederla". Poi l'arrivo nella sua amata Pescara. Un viaggio introspettivo, ma al tempo stesso un'esperienza di turismo lento, nella nostra bella Italia.  "Dalla vita ho avuto tanto - conclude -. Adesso è arrivato il momento di ricominciare"

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