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La storia

Michele che con il suo salterio allieta l'attesa di chi è coda in ospedale

Una bella storia quella del maestro brianzolo che strappa un sorriso a chi è in coda

Impossibile rimanere indifferenti al suono del suo salterio. Impossibile non rispondere con un sorriso quando il suo sguardo incontra quello dell'ascoltatore incuriosito da quell'uomo con la barba che suona quell'antico strumento. E così è successo anche nella mattinata di ieri, lunedì 19 dicembre, all'ospedale San Gerardo di Monza. 

La sala d'attesa del Cup (Centro unico prenotazioni) come al solito piena di cittadini in attesa di prenotare una visita o un esame. Testa china sul telefonino, sguardo preoccupato e la tensione che sempre si vive quando c'è di mezzo la salute. Poi all'improvviso, il suono del salterio. Il maestro Michele Sangineto che con il suo strumento interrompe i pensieri di chi è in attesa. In tanti hanno distolto lo sguardo dal cellulare e sono rimasti stupiti di fronte a quel musicista con la barba bianca e con gli occhi azzurri che, come se nulla fosse, continuava a suonare. 

"Sono molto felice di aver regalato un sorriso e serenità - spiega Michele Sangineto a MonzaToday -. Sorridere fa bene al corpo e all'anima. L'attesa di chi deve prenotare una visita, la paura della malattia, il timore di dover attendere troppo tempo e magari di non avere i soldi per sostenere una visita privatamente fanno male. Così che io con il mio salterio ho deciso di regalare attimi di sana distrazione dall'attesa e dai pensieri che divorano". C'è chi si è avvicinato al musicista brianzolo per chiedere informazioni sullo strumento, oppure semplicemente per ringraziarlo di quel momento di gioia che gli aveva donato.

L'iniziativa di Michele Sangineto è inserita in un importante progetto di umanizzazione dell'ospedale San Gerardo promosso dalla Casa della Poesia di Monza, da Zeroconfini Onlus, da Fidapa BPW Italy sezione Modoetia Corona Ferrea, e dagli Amici dei Musei di Monza. Un progetto iniziato sabato con un convegno in ospedale e che prosegue in questi giorni con le delicate note del maestro Michele Sangineto nel Cup di via Pergolesi intervallate dalle letture di alcune poesie. 

"Ho risposto con piacere alla proposta di Antonetta Carrabs ideatrice del progetto - prosegue Sangineto -. Abbiamo bisogno, soprattutto quando varchiamo la soglia degli uffici pubblici e degli ospedali, di un sorriso. Spesso gli utenti sono persone anziane: dietro ai loro occhi storie di tristezza, di dolore, di solitudine. Certo le note del mio salterio poco potranno fare, ma certamente potranno donare, fosse solo anche per un minuto, la serenità dell'anima. Abbiamo bisogno di ritrovare attorno a noi le piccole e grandi cose che rendono meravigliosa la nostra vita. La musica è una di queste".

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