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Giovedì, 25 Aprile 2024
I numeri / Stazione / Via Marsala

Quanto costerà la metropolitana M5 ai monzesi?

Quasi il 30 per cento del progetto sarà finanziato dagli enti territoriali con 365 milioni di euro

Un treno ogni tre minuti, per trasportare 210 mila persone da e per Milano, facendo circolare 30 mila vetture al giorno. Comodità, benefici per l'ambiente e il traffico. Le parole d'ordine dell'arrivo della metropolitana a Monza. Ma i costi? Quanto il progetto incide sul territorio? Gli enti territoriali convolti si sono impegnati a sostenere la progettazione e i lavori per un importo di 365 milioni di euro, pari al 28,85% del totale. Il resto è assicurato dal finanziamento statale già approvato (900 milioni). In base all’accordo concorrono pertanto alla realizzazione del prolungamento - oltre alla città di Monza che partecipa con 27,5 milioni - i comuni di Milano, Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni insieme a regione Lombardia che stanzierà 283 milioni di euro.

Le 7 fermate monzesi

Sono confermate le fermate monzesi già previste dal progetto: viale Campania, via Marsala (angolo via Goldoni), stazione fs, piazza Trento e Trieste, parco e Villa reale, ospedale San Gerardo (piazza della Resistenza) e polo istituzionale in via Grigna. Il tutto si estende su un percorso cittadino di circa 7 chilometri e mezzo. Per ogni ambito metropolitane milanesi ha sviluppato specifiche soluzioni sia per le fasi di cantiere sia per le sistemazioni definitive, tenendo conto delle indicazioni espresse dall’amministrazione comunale per mitigare l’impatto sul traffico veicolare e sulla circolazione ciclopedonale. Particolare attenzione è stata riservata all’integrazione con le modalità di trasporto sostenibili, per favorire, come da progetto, “un sistema efficace di adduzione alle fermate anche dalle zone della città non direttamente servite”. 

L'interscambio con le ferrovie dello stato

La realizzazione di questa fermata, dove è previsto l’interscambio con la stazione, sarà l’occasione per integrare le modalità di trasporto che convergono in questo nodo di scambio fondamentale per la città e l’hinterland. Per questo il comune ha favorito la costituzione di un tavolo di confronto con rete ferroviaria Italiana e regione Lombardia, finalizzato alla definizione progettuale dei lavori e alla riqualificazione della stazione ferroviaria (ad opera di Rfi), del coordinamento complessivo dei servizi su gomma (autobus) e dell’accessibilità pedonale verso il centro storico. Anche un deposito a basso impatto energetico.

Un deposito per i treni alla fermata Campania

Lungo il tracciato, a sud della fermata Campania, è prevista anche la realizzazione di un deposito per il ricovero e la manutenzione dei treni della linea: la struttura, disegnata secondo i più moderni e razionali canoni progettuali e dal bassissimo impatto energetico ed ambientale, si inserirà in modo armonioso nel contesto periurbano, essendo collocata a ridosso della A52, in un’area che sarà valorizzata e qualificata da un’importante piantumazione di specie arboree ad alto fusto. Il minor disagio possibile per il traffico. Le fasi di cantiere sono state sviluppate e verificate dall'agenzia mobilità ambiente e territorio in collaborazione con i tecnici comunali, attraverso simulazioni modellistiche che hanno consentito di individuare le più idonee soluzioni viabilistiche, in grado di minimizzare gli impatti dei cantieri sul traffico: le inevitabili riduzioni di carreggiata - attuate in corrispondenza degli scavi per la realizzazione delle fermate - saranno accompagnate da interventi di regolazione semaforica o dei sensi di marcia, a seconda dei contesti, proprio per configurare l’assetto stradale nel modo ottimale.

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