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Monza si prepara ad accogliere il secondo pullman di profughi dall'Ucraina

Arriveranno settimana prossima: servono alloggi, cibo e vestiti

Neanche il tempo di riposarsi per dopo l'arrivo ieri sera dei primi 50 profughi provenienti dall'Ucraina che la macchina della solidarietà monzese si è già messa in moto per accoglierne altri 50. A dirigere l'organizzazione Agostino D'Antuoni, l'avvocato di Monza che in pochi giorni - grazie al sostegno delle associazioni (in primis Ti do una mano Onlus), degli enti e dei cittadini - è riuscito a mettere in salvo 50 tra donne e minori in fuga dalle bombe dell'Ucraina. 

Domenica la partenza di un pullman da Piacenza, l'arrivo in Ucraina dove sono state caricate le persone (tra cui anche diversi bambini malati di tumore), poi il lungo viaggio di ritorno a Monza durato 20 ore. Adesso si ricomincia. "Ci sono ancora tante persone che hanno bisogno del nostro aiuto - spiega Agostino D'Antuoni -. Ormai la macchina organizzativa è stata collaudata e noi dobbiamo andare avanti. Adesso stiamo già organizzando il secondo viaggio. Spero di riuscire a caricare oltre 50 persone". 

Ma nel frattempo si sta intensificando la rete di contatti in città. Servono alloggi (anche una camera dove ospitare una mamma con il suo bambino), vestiti, cibo. "Monza ha risposto in modo generoso - continua -. Ma sarà un'emergenza lunga. Alcune famiglie ci chiedono per quanto tempo dovranno ospitare: ci stanno mettendo il cuore, anche se ci sono problemi quotidiani da affrontare. Grazie alla Provvidenza siamo riusciti a trovare una sistemazione per tutti, ma con l'aiuto di altre persone potremo garantire anche un 'ricambio' con chi non potrà ospitare per un tempo prolungato". 

C'è chi non si è fatto tanti problemi. "Ho famiglie che, in queste ore di emergenza, anche senza una stanza hanno preso brandine e aperto divani letto per offrire ospitalità a perfetti sconosciuti. Tante famiglie semplici che non si sono formalizzate e che, in fretta e furia, hanno recuperato un letto e qualche vestito. C'è chi mi ha contattato per mettere a disposizione la casa del papà che è in Rsa, chi la stanza del figlio che ormai vive da solo. C'è una mamma che ha aperto le porte di casa a un papà con tre bambini. La cosa importante è portarli via dalle bombe, aiutarli a ricominciare a vivere e a dimenticare". 

Chi è disponibile a offrire ospitalità (ma anche aiuti come vestiti e cibo) può contattare direttamente l'avvocato Agostino D'Antuoni al numero 039.9636372.

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